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Concorso straordinario, cosa cambia e cosa resta immutato

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L’approvazione dell’emendamento al decreto scuola sul concorso straordinario prevede una modifica alla prova ma nessun intervento per quanto riguarda i requisiti di partecipazione.

Infatti, una delle domande più frequenti delle ultime 24 ore riguarda proprio questo: “L’emendamento del concorso prevede altri requisiti per partecipare?”. Facciamo chiarezza su questo e altri aspetti e spieghiamo cosa è cambiato e cosa invece è rimasto uguale per il concorso straordinario, in attesa della conclusione della discussione in Senato.

Concorso straordinario: i requisiti restano uguali

Prima di tutto rispondiamo a tutti che, per quanto riguarda il concorso straordinario per il ruolo, vengono mantenuti gli stessi requisiti di accesso previsti dal bando dello scorso 28 aprile:

  • almeno tre anni di servizio nella scuola secondaria statale (anche su sostegno) dal 2008/2009 al 2018/2019. Chi conclude la terza annualità nel 2019/2020 partecipa con riserva
  • uno dei tre anni deve essere specifico, ossia svolto nella classe di concorso per cui si partecipa.
  • Potranno partecipare, anche se solo ai fini dell’abilitazione, i docenti che hanno maturato il servizio di tre anni nella scuola paritaria. Anche i docenti di ruolo che hanno tre anni comunque prestati, senza un anno specifico sulla classe di concorso, può partecipare ai soli fini abilitativi.

 

Decreto scuola, diretta speciale della Tecnica della Scuola con sottosegretario De Cristofaro

 

L’anno sarà considerato valido anche se il servizio sarà stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale. Ai fini della maturazione del triennio necessario per l’ammissione al concorso sarà considerato utile anche l’anno scolastico 2019/2020. Ciò a patto che entro il 30 giugno prossimo gli interessati maturino i requisiti di servizio. È valido anche il servizio prestato nelle scuole paritarie e nella formazione professionale.

Per i posti di sostegno è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.

 

Concorso straordinario: cambia la prova

Quello che invece cambia alla luce dell’emendamento al decreto scuola è la prova d’esame: sarà una prova scritta che prevede  quesiti a risposta aperta, che sono inerenti:

a) per i posti comuni, alla valutazione delle conoscenze e delle com- petenze disciplinari e didattico-metodologiche, nonché della capacità di com- prensione del testo in lingua inglese;

b)per i posti di sostegno, alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, nonché finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, oltre che la capacità di comprensione del testo in lingua inglese.

Concorso scuola straordinario: niente domande dal 28 maggio

Altra modifica arrivata nel pomeriggio del 27 maggio tramite una nota del MI è quella relativa alle data di presentazione delle domande: i termini che erano fissati ai sensi dell’art.3, comma 3, del DM 510 del 23 aprile 2020, sono stati sospesi. Quindi niente domande da oggi, 28 maggio. Sarà comunicata successivamente la nuova finestra temporale disponibile per inviare la domanda di partecipazione al concorso scuola.

Da evidenziare anche quello che riguarda le conseguenze delle modifiche al concorso straordinario sulla procedura abilitante e sul concorso ordinario secondaria. Anche in questo caso, per il momento, non cambia nulla: le domande del concorso straordinario abilitante partono regolarmente oggi, 28 maggio, e si chiuderanno il 3 luglio, come previsto dal bando del 28 aprile. Le due procedure infatti, restano distinte e le modifiche in Senato riguardano solo il concorso per l’immissione in ruolo.

Stesso discorso per il concorso ordinario scuola secondaria: resta tutto immutato, con le domande che potranno inoltrarsi dal 15 giugno al 30 luglio.

 

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