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Conferenza di servizio per l’integrazione degli studenti stranieri

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Nel corso della seduta di insediamento della Conferenza di servizio per l’integrazione degli studenti stranieri, della quale fanno parte i Direttori degli uffici scolastici regionali del Ministero e i Direttori generali dell’Amministrazione centrale, il ministro Letizia Moratti ha affermato: "Viviamo in un mondo difficile, carico di odio e caratterizzato da guerre, ingiustizie e terrorismo, fenomeni tutti che derivano spesso dalla non comprensione delle diverse culture. La scuola deve rappresentare il punto di partenza e il luogo ideale per prevenire in futuro queste tragedie. La scuola deve educare al rispetto della persona e della vita, ai valori della libertà, della convivenza civile, della democrazia; deve alimentare negli studenti il rispetto delle culture diverse, la fiducia nella società, la speranza nel futuro. Da qui dobbiamo assolutamente partire".
Per realizzare a livello locale interventi che, nel rispetto del "dettato costituzionale di una scuola laica e aperta a tutti", favoriscano la piena integrazione dei ragazzi stranieri, la cui presenza nella scuola italiana è in crescita, il Ministro ha indicato quattro linee prioritarie d’azione: intensificare le iniziative di insegnamento dell’italiano; favorire il dialogo tra gli insegnanti e le famiglie degli studenti stranieri; mettere a fattor comune e valorizzare le migliori pratiche di integrazione; attivare uno scambio sistematico di esperienze con altri Paesi.

Si intende collaborare anche con le amministrazioni regionali per trovare soluzioni flessibili adatte alle singole realtà scolastiche. "Da parte nostra – ha aggiunto il ministro Moratti – abbiamo già attivato un apposito ufficio per l’integrazione degli studenti stranieri, affiancato da un Gruppo nazionale di lavoro composto da docenti, dirigenti scolastici, rappresentanti del mondo accademico e scientifico. Per ogni regione sono stati nominati referenti per l’educazione interculturale. Il nostro obiettivo è quello di favorire, con la collaborazione di tutti, il pieno successo formativo anche ai ragazzi che provengono da altri Paesi".