Home Archivio storico 1998-2013 Obbligo di istruzione Confindustria: in Italia c’è grave spread educativo

Confindustria: in Italia c’è grave spread educativo

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A dirlo è il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso del suo intervento all’incontro ‘Imprese e giovani per crescere insieme’ organizzato dall’associazione degli Industriali al Palazzetto dello Sport di Monza. Secondo Squinzi, nonostante questo ritardo, “riusciamo a competere come paese manifatturiero avanzato con la Germania”.
Il presidente di Confindustria ha poi ricordato il rapporto dell’Ocse, pubblicato a settembre, secondo cui “siamo penultimi” tra i 34 Paesi aderenti per “il tasso di laureati tra i 25 e i 35 anni, mentre aumenta il tasso di abbandono”.
Per Squinzi “abbiamo già oggi gli strumenti per favorire l’alternanza scuola-lavoro ma vanno favoriti”.
Infine, per quanto riguarda la scuola, “bisogna rimuovere le incrostazioni ideologiche nel nostro sistema educativo” perchè “scuola e giovani non possono vedere l’impresa come un corpo astratto, lontano, se non addirittura un nemico”.