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Contratti reiterati dei precari, basta con i ricorsi!

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I contratti del Pubblico Impiego ultratriennali, da tempo determinato a tempo indeterminato, erano e sono inammissibili, non solo per la Legge scolastica italiana, ma anche e soprattutto per la nostra Costituzione che prevede l’Assunzione nel Pubblico Impiego, esclusivamente per Concorso Pubblico.

CORSI RICORSI Concorsi. Cari colleghi, a proposito della sentenza del 15/03/2016, n. 5072 Sezioni Unite della Corte di Cassazione, adesso mi piacerebbe sapere cosa inventeranno certi personaggi per giustificare la bocciatura completa e senza appello delle migliaia di ricorsi che sono stati proposti e a volte imposti con la sicurezza e la prosopopea di un esito favorevole.
Fin da quando sono usciti questi mirabolanti ricorsi, noi dell’ANAPS avevamo avuto più di un dubbio confermato anche dal parere autorevole dei nostri legali: i ricorsi per trasformare i contratti del Pubblico Impiego ultratriennali, da tempo determinato a tempo indeterminato, erano e sono inammissibili, non solo per la Legge scolastica italiana, ma anche e soprattutto per la nostra Costituzione che prevede l’Assunzione nel Pubblico Impiego, esclusivamente per Concorso Pubblico.
Nella scuola, in particolare, non sussistono motivi per eventuali risarcimenti in denaro, perché la reiterazione dei contratti assicura un incremento del punteggio ed un avanzamento nella graduatoria alla quale è correlata l’immissione in ruolo.
A quanti negli ultimi anni si sono fatti convincere a fare ricorsi che non avevano nessun fondamento, se non quello di dare visibilità a qualche sindacato, auguro:

1) Che non debbano pagare le SPESE processuali.

2) Che non ci siano contromisure da parte dell’Amministrazione che per evitare il crearsi di ulteriori situazioni potrebbe e dovrebbe limitare gli incarichi annuali.

Le categorie più esposte alle conseguenze di questa sentenza sono, quindi, i precari ed in particolare gli Idr, soprattutto quelli che godono della possibilità di avere la Ricostruzione di Carriera che non si concilia con lo stato giuridico ed economico di tutti gli altri precari. Speriamo bene!!

Una prima risposta dell’Amministrazione a quanti si sono fatti coinvolgere da questi ricorsi e che hanno visto il coinvolgimento di troppi idr è stata la precarizzazione delle procedure di inserimento dei contratti all’inizio dell’anno scolastico 2015/16 con il blocco di ogni contratto non di ruolo al 31/08 di ogni anno e con notevoli ritardi nel pagamento degli stipendi.

Anche di questo e non solo di questo, si dovrebbe chiedere ragione a quanti non hanno avuto scrupoli a proporre iniziative con il solo scopo di fare cassa e iscrizioni!

Angela Loritto – Confsal/Anaps