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Cooperazione scientifica tra Italia, Portogallo e Spagna

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Nell’ambito del convegno “Innovazione ed Europa”, il 12 maggio, a Roma, il ministro Letizia Moratti, il ministro portoghese della Scienza, della Tecnologia e dell’Istruzione superiore, José Mariano Gago, e il ministro spagnolo dell’Educazione e della Scienza, Maria Jesus San Segundo, hanno firmato una dichiarazione congiunta per favorire il potenziamento della cooperazione scientifica tra Italia, Portogallo e Spagna.
In occasione dell’incontro dei tre Ministri, sono stati sottoscritti due accordi tra enti di ricerca dei tre Paesi, riguardanti l’innovazione dei sistemi produttivi delle piccole e medie imprese e la prevenzione dei disastri naturali. Gli accordi seguono quelli tra Italia e Francia, firmati qualche giorno prima al Miur e riguardanti settori strategici quali scienze e tecnologie marine, fisica matematica, energia e sicurezza dell’idrogeno.

Per la Moratti tutti questi accordi “rappresentano una tappa significativa nella costruzione dello Spazio europeo della ricerca e per la mobilità dei ricercatori “. Riguardo l’intesa con Portogallo e Francia sull’innovazione dei processi produttivi delle piccole e medie imprese, il Ministro ha voluto sottolineare che “nel nostro Paese la produzione manifatturiera nei settori tradizionali è pari al 22% del Pil misurato ai prezzi di mercato. Dobbiamo favorire l’innovazione di prodotto e di processo, rilanciando la collaborazione tra Paesi che hanno lo stesso tessuto produttivo, per valorizzare la ricerca in tale comparto anche a livello europeo”.

In relazione all’accordo di cooperazione scientifica nel settore delle Scienze geologiche tra l’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), l’Ign (Istituto geográfico nacional di Madrid) e l’Ist (Istituto superior tècnico di Lisbona), la collaborazione intende favorire l’interazione tecnologica, lo sviluppo di progetti di ricerca comuni, lo scambio di ricercatori e tecnici, l’organizzazione di conferenze e seminari sugli argomenti riguardanti la geofisica e, in particolare, lo studio dei terremoti e dei vulcani, nonché la diffusione delle informazioni a livello sia nazionale sia internazionale al fine di una più efficace prevenzione.