Home Attualità Conte: “Dad alle superiori ci è costata molto”

Conte: “Dad alle superiori ci è costata molto” [VIDEO]

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Informativa al Senato del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte relativa al Dpcm sull’emergenza sanitaria da Covid-19.

Il Premier ha fatto il punto della situazione sull’ultimo Dpcm e sulle restrizioni che ne derivano. Si parte dal dato dell’indice Rt di 1,5, soglia preoccupante di contagio che fa affermare al Presidente del Consiglio di “non essere fuori dal pericolo”.

Il discorso di Conte si è poi soffermato sul dissenso di alcuni cittadini rispetto alle restrizioni, che ha portato a manifestazioni e scontri nelle piazze italiane negli ultimi giorni. “Il Cts condivide le limitazioni del Dpcm – sottolinea Conte – alcune attività sono state sospese non perchè non essenziali, ma per l’esigenza di ridurre le occasioni di socialità e alleggerire la pressione sul trasporto pubblico e privato“.

La scuola

E’ questo il caso della scuola, con la decisione di tornare alla didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, almeno al 75%. Il Premier ha voluto ribadire come la decisione sia costata molto.

I sostegni

Confermato anche il Decreto ristori, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che prevede un “sostegno concreto” (5,4 miliardi di euro). Previsti oltre 2 miliardi inoltre di contributo a fondo perduto. Diverse sono le scale di coefficienti di ristoro e bonifico su conto corrente entro metà novembre, chi fatturava oltre 5 milioni di euro potrà chiedere il ristoro. Sarà rifinanziata la cassa integrazione e verrà riproposto il reddito d’emergenza, previsti 1 miliardo di euro per il mondo della cultura e del turismo e 30 milioni di euro per i tamponi a i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Per quanto riguarda la scuola, sono stati stanziati ulteriori 85 milioni di euro per la didattica digitale integrata, destinati all’acquisto di oltre 200mila nuovi dispositivi e oltre 100mila strumenti per le connessioni

Chiusura sul confronto con altri paesi che hanno adottato misure più dure rispetto all’Italia, nel contrasto ad un nemico sempre più ostico.

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