Home Attualità Crisi di governo, Azzolina: io lavoro h24, come fa tutto l’esecutivo

Crisi di governo, Azzolina: io lavoro h24, come fa tutto l’esecutivo

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Io mi impegno al massimo, il governo fa altrettanto. Così ha risposto ai cronisti la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, replicando ai giornalisti che la interpellavano sulla tenuta dell’esecutivo.

Il governo deve fare questo: lavorare

Parlando a margine della visita alla scuola superiore statale Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli, a due passi da Firenze, la titolare del dicastero dell’Istruzione ha detto: “Io sono a lavorare h24”, per gli “esami di Stato (per la maturità si potrebbe ripetere la modalità dell’esame unico dello scorso anno ndr), sto provando a digitalizzare il più possibile il ministero dell’Istruzione, c’è il decreto ristori formativi, più sostegno agli alunni anche dal punto di vista psicologico: ho già la giornata abbastanza impegnata, il governo deve fare questo, lavorare”, riporta l’agenzia Ansa.

Parlando della didattica a distanza, che alle superiori rimane in vita per il 50% degli studenti, Azzolina ha ribadito che la DaD è “sicuramente uno strumento utile, ma deve essere limitato nel tempo: non si può fare di certo un anno di Dad”.

La risposta alle proteste sulla DaD

Alcuni studenti hanno esposto alle finestre della loro classe un cartello ‘No Dad’ durante la visita della ministra.

“Il governo – ha spiegato – ha messo le risorse, i prefetti hanno fatto un grandissimo lavoro, anche quest’estate si è lavorato tanto, il presidente della Regione Toscana Giani ha dimostrato che lavorando, organizzandosi, facendo squadra con tutti, le scuole si potevano riaprire, sapendo che il rischio zero non esiste, ma esiste un rischio certo e sicuro, che è quello di togliere un pezzo di futuro alle nostre generazioni e non ce lo possiamo permettere”.

Sulla riapertura delle scuole al 75% in presenza, secondo la ministra “dipenderà molto dai dati sanitari: in ogni caso riportare a scuola il 50% degli studenti è sicuramente un successo, vedremo poi nelle prossime settimane. Se i dati epidemiologici ci accompagneranno come stanno facendo adesso, sarà poi il presidente della Regione Toscana, nella sua piena autonomia, se meglio restare al 50% di frequentazione o portarla al 75%”.