Home Generale Cuneo, un docente di scuola media accusato di atti sessuali con minorenni

Cuneo, un docente di scuola media accusato di atti sessuali con minorenni

CONDIVIDI

Un insegnante in servizio in una scuola media di primo grado di Costigliole Saluzzo, in provincia di Cuneo, è al centro di un’indagine dei carabinieri per atti sessuali con minorenni. Il fascicolo, riferisce l’agenzia nazionale Ansa, è gestito dalla procura di Torino perché potrebbero configurarsi alcuni reati di competenza distrettuale: prostituzione minorile o istigazione a pratiche di pedofilia e pornografia. Sembra che dalle indagini siano state riscontrate anche molestie ad alcuni allievi del docente di appena dieci anni.

E’ la seconda volta in meno di un anno questa porzione di Piemonte viene sconvolta da uno scandalo. Soltanto quindici giorni fa aveva patteggiato ventiquattro mesi di reclusione, da scontare in una comunità di recupero, il professor Valter Giordano, insegnante di liceo da Saluzzo, colpevole di relazioni troppo intime con due studentesse minorenni. Adesso tocca a Costigliole Saluzzo, antico borgo piemontese di tremila abitanti conosciuto per i castelli medievali e per la coltivazione della frutta, di finire sotto i riflettori.

Qui c’è una scuola media, la “Don Giorgio Belliardo”, dove per un certo periodo ha insegnato un professore che è stato denunciato: ha fatto qualcosa che non doveva fare su alcuni allievi e su altri ragazzini dei dintorni. Minori che secondo le prime indiscrezioni avrebbero dai dieci ai quattordici anni.

“Sono profondamente scossa e non so cosa pensare”, si costerna il sindaco, Milva Rinaudo, che non è solo il primo cittadino di Costigliole: è anche una insegnante di lettere dell’istituto. Una collega dell’indagato. “Chi mi conosce – sottolinea – sa che sono tutt’altro che omertosa. Se fossi venuta a conoscenza anche solo di un minimo particolare che facesse pensare a qualcosa del genere non avrei esitato a prendere tutte le iniziative più opportune. Eppure né a scuola né in paese sono mai circolate non dico notizie, ma nemmeno voci o pettegolezzi. E mi chiedo come sia possibile”.

E’ stata una famiglia di uno dei ragazzi a presentare la denuncia. I carabinieri di Saluzzo hanno cominciato, con la massima cautela, a raccogliere informazioni e testimonianze. Occorreva sciogliere il dubbio che non si trattasse di fraintendimenti provocati, in via indiretta, dal caso del professor Giordano e dall’emotività che lo ha accompagnato: a contornare quella storia c’erano, fra l’altro, rumori di adolescenti satanisti e persino misteriosi casi di suicidio (cui Giordano è risultato estraneo). Gli investigatori non trascurano nessuna ipotesi.