Home Politica scolastica D’Ottavio (PD): sul DdL scuola circolano voci strane, anzi false

D’Ottavio (PD): sul DdL scuola circolano voci strane, anzi false

CONDIVIDI

 

Il deputato Umberto D’Ottavio (PD), membro della Commissione Cultura, non ha dubbi e lo scrive a chiare lettere sulla propria pagina facebook: “Girano strane voci sul ddl la buona scuola”.
Ovviamente false o quanto meno tendenziose.
D’Ottavio ne fa un elenco sommario, ma signficativo.
“Dicono che alla fine ci saranno meno docenti, ma non è vero perchè alla fine ce ne saranno 50.000 in più”.
“O che dal prossimo anno i precari delle graduatorie di istituto non lavoreranno, ma circa 20.000 lavoreranno per le supplenze lunghe (ad esempio le sostituzioni per maternità) e circa 20.000 sul sostegno”.
D’Ottavio smentisce anche l’interpetazione che viene data rispetto alle nuove funzioni del dirigente scolastico: “Dicono che sarà uno sceriffo, ma non sarà così perchè ogni sua azione sarà fatta assieme al Consiglio di Istituto o al Comitato di Valutazione che vedono la presenza di tutte le componenti della scuola; la scuola è di tutti, tutti contribuiranno a farla crescere”.
Senza contare le vere e proprie leggende metropolitane. “Dicono – scrive D’Ottavio – che studenti e genitori saranno presenti agli scrutini, ma questa proprio non abbiamo capito da dove salti fuori”.
Un po’ come la questione dei docenti di serie A per fare lezione e dei docenti di serie B per le supplenze: “E’ vero il contrario: tutti i docenti saranno utilizzati allo stesso modo, tutto l’organico sarà funzionale”.
“Nella buona scuola – sostiene ancora il parlamentare del PD – non ci sono molte delle cose che ti dicono, ma in compenso ce ne sono molte altre che non ti dicono”.
E in questo caso D’Ottavio fa un elenco puntuale:

– 350 milioni per l’edilizia, che si sommano ai 3,9 miliardi già impegnati
– 500 euro all’anno per i docenti da spendere in auto formazione, arricchimento culturale e aggiornamento
– 40 milioni per la formazione in servizio che diventa obbligatoria
– 100 milioni per l’alternanza scuola-lavoro
– 90 milioni per i laboratori e l’innovazione della didattica
– 125 milioni in più per il funzionamento delle scuole.