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Da febbraio senza stipendio e niente indennità di disoccupazione: il calvario dei supplenti

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Purtroppo non si tratta di una novità: sono tanti i supplenti della scuola che non percepiscono lo stipendio da febbraio. E come se non bastasse, gli stessi non possono presentare domanda di disoccupazione proprio per l’assenza dei cedolini su cui calcolare gli importi. Fra problemi di NoiPa e scarsa attenzione da parte del Ministero, per molti lavoratori della scuola si tratta di un vero e proprio calvario.

La denuncia della Cisl Scuola

Stavolta a denunciare i problemi è la Cisl Scuola che non comprende i motivi di tali inadempienze: “Finite le lezioni, sono ancora moltissimi i supplenti senza stipendio, spesso addirittura da febbraio, dichaira la segretaria generale Lena Gissi. Inoltre, scuole in difficoltà per pagare i compensi accessori al personale, per mancato accreditamento dei fondi. A provocare questi inconvenienti, le misteriose anomalie del sistema informatico di NoiPa, il portale che gestisce le partite contabili della nostra Pubblica Amministrazione. Ancor più misteriose le ragioni per cui a quelle anomalie, riscontrabili non da oggi, non si sia ancora riusciti a porre rimedio. L’esame dei casi di cui siamo stati portati a conoscenza rivela che tutti gli atti istruttori a carico delle scuole per il pagamento del salario dovuto ai supplenti sono stati regolarmente completati. Nonostante ciò, gli stipendi non arrivano, con le immaginabili conseguenze per i diretti interessati”.

Niente stipendio e niente NaSpl

Ma, come si dice: oltre il danno la beffa. Infatti, data la latitanza degli stipendi per il personale precario, questi una volta terminate le attività didattiche sono impossibilitati a fare domanda NaSpl per l’indennità di disoccupazione, perchè, “la mancata emissione dei cedolini, prosegue Lena Gissi, impedisce a chi oggi è senza lavoro, perché sono finite le attività didattiche, di chiedere all’INPS l’indennità di disoccupazione, non potendo fornire le buste paga su cui va calcolato l’ammontare dell’indennità spettante”.

Mancano anche i salari accessori

Problemi anche per il personale di ruolo, che aspetta in molti casi “di vedersi corrispondere quote di salario accessorio che le scuole non sono in grado di pagare, perché le inefficienze di NoiPa impediscono il normale accreditamento dei fondi alle istituzioni scolastiche”, puntualizza il segretario Cisl Scuola.

Intervenga il Governo

il sindacato Cisl scuola pone sotto la lente d’ingrandimento un problema che in realtà persiste da molto tempo. Non mancano infatti ogni mese i lettori che ci chiedono informazioni su cedolini ed emissioni, con docenti che attendono mesi e mesi senza stipendio.
Per questo motivo, secondo Lena Gissi, “non è ammissibile la mancata correzione di malfunzionamenti che si scaricano in modo diretto e così pesante sulla vita delle persone. Né si può accettare che l’unica soluzione, per chi è danneggiato, sia rivolgersi a un avvocato per far valere un proprio elementare diritto nei confronti di uno Stato che si dimostra pessimo datore di lavoro: intervengano i ministri interessati, se necessario sia il Governo al massimo livello a farsene carico, visto che sono pregiudicati diritti fondamentali, come quello di ogni lavoratore di ricevere il compenso dovuto”.
“Additare come causa dei problemi le anomalie di un sistema informatico, conclude Gissi, non può diventare il pretesto per rimuovere o nascondere le colpe e le negligenze di chi è tenuto a gestirlo al meglio, verificandone costantemente la corretta funzionalità. Su questo occorre essere molto chiari e, se occorre, anche molto determinati nel richiamare chi di dovere alle proprie responsabilità”.

Ecco come vengono pagati i supplenti

La procedura di pagamento dei supplenti funziona in questo modo: le segreterie delle scuole inseriscono nel sistema Noipa i contratti stipulati con i supplenti. Successivamente, avviene il controllo del ministero dell’Economia, che ha il compito di verificare la correttezza dei contratti. Infine, ogni fine del mese dovrebbero arrivare gli stipendi.
Spesso a caricare i contratti in ritardo o a commettere errori  sono le scuole. Negli anni scorsi era la mancanza di risorse stanziate a rallentare la macchina burocratica. Quest’anno, a quanto pare, non dovrebbero esserci problemi di questo tipo.

Tuttavia, trattandosi di un problema molto frequente, non sarebbe il caso di rivedere la procedura? O di intervenire direttamente sul sistema di NoiPa?

Tutto sul cedolino stipendi supplenti

Ricordiamo che, anche i supplenti temporanei possono consultare il proprio cedolino tramite il portale NoiPa, esclusivamente in formato elettronico. Inoltre è possibile consultare i documenti contabili legati al trattamento stipendiale.

Per entrare nel portale NoiPA occorre collegarsi all’indirizzo https://noipa.mef.gov.it.

Nel portale è organizzata un’Area riservata nella quale si trovano i servizi di consultazione e di self service. Il cedolino è consultabile in questa apposita area.

Per usufruire dei servizi è necessario entrare nell’Area riservata del portale fornendo le credenziali:

  • il Codice Fiscale e la password.

Attenzione, però. Le modalità di accesso sono diverse nel caso sia il primo accesso o accessi successivi.

Nel caso dei supplenti per attivare la procedura di primo accesso all’Area riservata del portale è necessario avere alcune informazioni che saranno fornite dall’Amministrazione.

Per effettuare il primo accesso, una volta ottenute le informazioni, selezionare il link Accedi all’area riservata, il sistema presenterà la pagina di login. Attivare quindi la procedura di Primo accesso e seguire il percorso proposto dal sistema.

Nel corso della procedura il supplente stesso potrà indicare la password da usare per accedere all’Area riservata.

Per gli accessi successivi al primo, inserire nella pagina di login, il Codice Fiscale e la password, e cliccare su login.

Così come sottolinea la Flc Cgil, dato che la procedura di registrazione al primo accesso richiede l’ID di almeno due cedolini tra quelli degli ultimi 15 mesi potrebbero sorgere dei problemi per i supplenti che non ne hanno ancora due a disposizione.

Le segreterie scolastiche dovrebbero fare da tramite entrando nel sistema e stampando i cedolini.

Dai cedolini sarà possibile ricavare i dati che garantiscono l’identità del singolo lavoratore.

In particolare è necessario conoscere il proprio numero di partita fissa, e l’ID dei due cedolini.

LA GUIDA ALLA LETTURA DEL CEDOLINO

Il cedolino NoiPA in formato elettronico è disponibile per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, anche per quelli non in possesso di casella di posta elettronica istituzionale.

NoiPA calcola mensilmente gli emolumenti della rata stipendiale per circa un milione e mezzo di dipendenti, elaborando le informazioni su competenze fisse ed accessorie.

COME ACCEDERE A NOIPA

 

LA PRIMA PAGINA

Ecco la guida alla lettura (fonte NoiPa)

La prima pagina è costituita dalle seguenti sezioni:

1. INTESTAZIONE
In questa sezione ci sono, oltre al logo del Ministero dell’Economia e Finanze, le informazioni identificative del cedolino, ovvero:

  • RATA DI RIFERIMENTO, indicativa di mese e anno di retribuzione
  • ID CEDOLINO, con numerazione progressiva convenzionale

2. AREA INFORMATIVA SUPERIORE
La sezione riporta tutte le informazioni relative all’anagrafica del dipendente, all’Ente di appartenenza, alla posizione giuridico economica del lavoratore, al dettaglio delle detrazioni e agli estremi di pagamento.

  • ANAGRAFICA DEL DIPENDENTE: contiene i dati anagrafici dell’intestatario del cedolino ovvero cognome e nome, codice fiscale, data di nascita, domicilio fiscale e numero di partita. In particolare, il numero di partita è un codice di iscrizione che identifica in modo univoco il dipendente nel sistema NoiPA.
  • ENTE DI APPARTENENZA: riporta i dati dell’amministrazione di appartenenza ovvero ufficio responsabile, codice fiscale dell’Ente e ufficio di servizio
  • POSIZIONE GIURIDICO ECONOMICA: contiene i dati giuridico-economici del dipendente quali il livello di inquadramento professionale, la tipologia di liquidazione spettante (TFS/TFR), la tipologia del contratto di lavoro (ad es. tempo indeterminato), la qualifica professionale e la Cassa Previdenziale cui il lavoratore è iscritto. Tali informazioni identificano la posizione professionale del dipendente e sono necessarie per calcolare l’importo economico spettante. A titolo esemplificativo il primo carattere del codice della qualifica individua il comparto di contrattazione collettiva di appartenenza, come ad esempio: “X” identifica il comparto Ministeri; “K” il comparto Scuola, “L” i Dirigenti, “H” i Magistrati, “W” i vigili del Fuoco, ecc. I dati della posizione giuridico economica sono evidenziati nell’immagine sottostante.
  • DETTAGLIO DELLE DETRAZIONI: tali dati indicano l’importo totale delle detrazioni sia di base che per carichi di famiglia. Tale importo diminuisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) calcolata, in base alle aliquote vigenti, sull’imponibile fiscale al netto delle ritenute previdenziali.
  • ESTREMI DI PAGAMENTO: riporta le informazioni relative alle modalità di pagamento dello stipendio (ad es. accredito su c/c bancario, codice IBAN, indirizzo filiale e data di esigibilità della valuta).

3. DATI RIEPILOGATIVI DELLA RETRIBUZIONE
In questa sezione vengono indicati i dati di riepilogo delle retribuzione, ovvero i soli importi totali riguardanti:

  • COMPETENZE FISSE: stipendio base e altri assegni
  • COMPETENZE ACCESSORIE: assegni accessori
  • RITENUTE: suddivise in previdenziali e fiscali e altri tipi di ritenute
  • CONGUAGLI PREVIDENZIALI E FISCALI

Viene data evidenza dei totali lordi e netti, e anche del quinto cedibile.

4. AREA INFORMATIVA INFERIORE
La sezione contiene gli importi progressivi e i codici bidimensionali necessari alla certificazione del cedolino.

  • IMPORTI PROGRESSIVI: l’imponibile e l’IRPEF dell’anno corrente (AC), l’imponibile e l’IRPEF dell’anno precedente (AP) e le aliquote IRPEF media e massima.

LA SECONDA PAGINA

La seconda pagina del cedolino è composta dalle informazioni riepilogative già presenti nella prima pagina e da ulteriori elementi di dettaglio:

1. INTESTAZIONE DEL CEDOLINO
Riporta i medesimi campi dell’intestazione della prima pagina ovvero la rata di riferimento e l’ID del cedolino.

2. AREA INFORMATIVA SUPERIORE
Riporta le informazioni già presenti nella prima pagina; nello specifico l’anagrafica della persona e l’Ente di appartenenza

3. DATI DI DETTAGLIO DELLA RETRIBUZIONE

  • COMPETENZE FISSE: stipendio e altri eventuali assegni (ad esempio indennità di amministrazione, assegno al nucleo familiare, arretrati a credito, ecc.)
  • COMPETENZE ACCESSORIE: ogni tipo di assegno accessorio (ad es. per lavoro straordinario)
  • RITENUTE: previdenziali, fiscali al netto delle detrazioni e altri tipi di ritenute (ad es. ritenute sindacali)
  • CONGUAGLI FISCALI E PREVIDENZIALI: ad es. addizionale regionale all’IRPEF, addizionale comunale saldo e addizionale comunale acconto, ecc.

4. AREA INFORMATIVA INFERIORE
Riporta i medesimi importi progressivi della prima pagina logica