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Da Severino a Boeri passando per Cassese e Giovannini. L’identikit del futuro premier

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Lunedì prossimo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvierà il terzo giro di consultazioni con i gruppi parlamentari, per valutare la possibilità di formare un governo politico, frutto di un’alleanza che, al momento, non è prefigurabile.

A meno di clamorosi risvolti, Mattarella, incaricherà una personalità istituzionale di grande prestigio di formare un governo che guidi il Paese nei prossimi mesi, almeno fino a settembre: il cosiddetto governo di tregua che possa realizzare la Legge di Stabilità e il nuovo sistema elettorale.

Chi può essere il presidente del Consiglio? I giornali segnalano diversi esponenti di spicco del mondo della Giustizia e dell’Economia.

Dal presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno all’ex ministro Sabino Cassese passando per la vice presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia e l’ex ministro della Giustizia, Paola Severino.

Secondo altre indiscrezioni, però, Mattarella starebbe pensando più al profilo di un economista: l’ex rettore della Bocconi Guido Tabellini, il docente dell’università milanese ed ex commissario alla spending review Roberto Perotti, l’economista Luigi Zingales, l’attuale presidente dell’Inps, Tito Boeri e l’ex presidente dell’Istat ed ex ministro del Lavoro del governo Letta Enrico Giovannini.