Home Politica scolastica DdL Scuola, Mauro denuncia ‘marchingegno’ per non farlo votare

DdL Scuola, Mauro denuncia ‘marchingegno’ per non farlo votare

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Resta incandescente il clima sulla scuola. Il leader dei Popolari per l’Italia, Mario Mauro, che ha preso posto in commissione Istruzione nelle scorse settimane al posto del senatore Di Maggio, a denunciare di fatto: ‘il Pd usa Grasso per farmi tacere’ ma “io non mollo”. “E’ stato inventato un marchingegno per non farmi votare in commissione sul DdL scuola”, sostiene l’ex ministro della Difesa. Si riferisce ad una lettera scritta in prima persona dal presidente del Senato, Pietro Grasso, a Mario Ferrara, che guida il gruppo Grandi autonomie e libertà, dove Mauro siede, perchè si giunga alla sostituzione del sottosegretario Angela D’Onghia nella commissione Istruzione con un esponente della maggioranza, dopo il passaggio dei senatori Di Maggio(Gal), attuale ‘sostituto della D’Onghia e Milo alla nuova formazione dei fittiani a Palazzo Madama, e dunque all’opposizione di cui fa parte lo stesso Mario Mauro. Il tutto sulla base dell’articolo 21 del regolamento. “Oggi sarò in commissione e combatterò emendamento per emendamento, pur non avendo l’autorizzazione a votare – aggiunge – Invito tutti coloro che credono nella democrazia e che difendono la scuola veramente buona far sentire la propria voce”.

Intanto, da segnalare, sempre nella commissione Istruzione, l’arrivo della senatrice del gruppo Misto Maria Mussini. Dopo l’arrivo in quota maggioranza di Maria Paola Merloni (Gruppo per le Autonomie-Psi-Maie) la presidente del gruppo Misto Loredana De Petris ha visto accolta la sua richiesta di avere un altro componente nella commissione. I rapporti di forza in commissione Istruzione sono dunque di 15 senatori di maggioranza e 12 di opposizione.