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Decreto Scuola, assegnazioni provvisorie con più chance di riuscita e supplenze pagate subito

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Con il passare delle ore, si conoscono sempre più dettagli del decreto Scuola in via di approvazione al Senato: dettagli che faranno piacere a molti docenti.

In attesa di avere il testo, ancora in fase di “ripulitura”, le anticipazioni arrivano da Francesca Puglisi, responsabile Scuola Pd: “il decreto – spiega – assicura anche il pagamento degli incarichi a tempo determinato e delle supplenze brevi o saltuarie degli insegnanti entro 30 giorni dall’ultimo giorno del mese di riferimento”.

Buone nuove anche per gli 87mila docenti assunti con il piano straordinario della Legge 107/15, ma anche per tutti coloro che sono già di ruolo: sempre la senatrice democratica ha spiegato che “potranno chiedere per il prossimo anno l’assegnazione provvisoria sui posti rimasti dopo mobilità e assunzioni in ruolo, ma anche su organico di fatto, allargando quindi l’opportunità di restare o tornare a lavorare vicino ai propri cari”.

Puglisi ha confermato poi “il totale assorbimento, con la mobilità interregionale volontaria, delle graduatorie di merito per la scuola dell’infanzia del concorso 2012”.

 

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In generale, la parlamentare ancora dem ritiene che “il provvedimento interviene su molti altri punti utili alla scuola, che migliorano le condizioni di vita e lavoro degli insegnanti e di studio degli studenti, a partire dallo stanziamento che raddoppia i compensi dei commissari del concorso scuola, così come promesso dal premier Renzi”.

Ecco gli altri punti affrontati con il decreto in via di approvazione a Palazzo Mdama:

il rifinanziamento del fondo nel 2017 per il sostegno degli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie;

lo sblocco dei corsi di specializzazione delle professioni non mediche che ha impedito a migliaia di giovani laureati veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi di potersi specializzare;

l’estensione della card di 500 euro per i consumi culturali dei 18enni alle ragazze e ai ragazzi non comunitari. Per la Puglisi è “una misura di equità, civiltà e vera inclusione, un investimento importante, perché terrorismo e fondamentalismo si combattono con l’integrazione e un grande investimento in educazione nelle nostre periferie”;

misure per proseguire gli interventi previsti dal piano Scuole Belle che, “con un investimento complessivo di 450 milioni di euro è riuscito a realizzare 15.996 interventi di decoro e manutenzione. Con gli aggiuntivi 46 milioni si continuerà a garantire l’occupazione di 18 mila ex LSU”.

 

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