Nel pomeriggio del 4 luglio, sulla questione del dimensionamento scolastico il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria ha risposto a ben 4 interrogazioni a risposta immediata presentate da altrettanti deputati in Commissione Cultura della
A Maria Coscia (PD) Rossi Doria ha fatto osservare che “per l’anno scolastico 2012/2013, il dimensionamento della rete è già stato disposto dalle regioni" e che "al momento, l’eventuale revisione dei piani già adottati determinerebbe conseguenze negative sull’inizio del prossimo anno scolastico”.
Entrando però nel merito delle proposte per il futuro il rappresentante del Governo ha sottolineato che dopo la sentenza della Corte Costituzionale “il Ministero sta elaborando un parametro che consenta di determinare il contingente di dirigenti scolastici da assegnare a ciascuna regione”.
“Tale parametro – ha aggiunto Rossi Doria – dovrà rispondere a due criteri fondamentali: il numero di alunni di ciascuna regione ed il contenimento della spesa pubblica, già raccomandato in sede di accertato mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dall’articolo 64. In tal modo ciascuna regione potrà definire la propria rete scolastica prescindendo da un numero fisso di alunni, minimo o massimo, per ciascuna istituzione scolastica e definendo il dimensionamento delle stesse a seconda delle esigenze legate alle varie realtà territoriali, con particolare riferimento alle scuole di montagna e delle piccole isole”.
Pierfelice Zazzera (IDV) ha insistito sulla necessità di coinvolgere maggiormente i diversi soggetti interessati (enti locali, scuole, sindacati) nelle operazioni di razionalizzazione e, in sede di replica, ha proposto che il Ministro decida di posticipare l’avvio dell’anno scolastico.
Capitanio Santolini (UDC) ha rimarcato il fatto che i dimensionamenti determineranno un abbassamento della qualità della didattica e Rossi Doria ha subito ribadito che l’adozione dei piani di dimensionamento non comporta le disfunzioni evidenziate dall’interrogante.
Centemero (PDL), infine, ha ribadito la necessità che si faccia al più presto chiarezza sulla ripartizione delle competenze fra Stato e regioni in materia di dimensionamento della rete scolastica.
Questa osservazione ha dato così occasione al sottosegretario di ricordare anche una volta a tutta la Commissione che è all’attenzione del Ministero l’istituzione di un tavolo di confronto con le parti interessate.