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Dimissioni Fioramonti. Sindacati in coro: non servono, anzi sarebbero dannose per la scuola

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Si è svolto oggi il previsto incontro di “raffreddamento” per tentare di fermare l’azione di mobilitazione proclamata nei giorni scorsi da Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda.

Sindacati al Ministro: non dimetterti, vai avanti

All’incontro era presente anche il ministro Lorenzo Fioramonti al quale tutti hanno chiesto di ripensare seriamente alla decisione di dimettersi dall’incarico.

Per il momento manca ancora un comunicato unitario sull’esito dell’incontro ma dalle informazioni che abbiamo raccolto risulta che qualche sindacalista presente abbia persino affermato che le dimissioni del Ministro sarebbero assolutamente dannose per la scuola.

Per il resto, per quanto attiene il merito della vicenda, la vertenza è rientrata grazie al fatto che il Ministro si è impegnato ad aprire alcuni tavoli di confronto sui temi più caldi e complessi.

Tavoli di confronto a partire da gennaio

Nel mese di gennaio dovrebbe prendere avvio il confronto sulle risorse per il rinnovo contrattuale, mentre dovrebbero insediarsi alcuni tavoli sui temi delle abilitazioni, dei concorsi straordinari, dei DSGA facenti funzione e su altro ancora.
E così, per la seconda volta in pochi mesi (in precedenza era accaduto già ad aprile), i sindacati hanno deciso di “fidarsi” delle promesse del Ministro rinunciando a procedere nelle iniziative di mobilitazione annunciate.
Ovviamente il ministro Fioramonti ha accolto con soddisfazione la decisione dei rappresentanti dei lavoratori della scuola e ha ribadito la propria disponibilità al confronto.

Non si comprende però come sarà possibile trovare punti di intesa su questioni cruciali (contratto innanzitutto, ma anche concorsi e organici) che per essere affrontate e risolte necessitano di risorse importanti che, però, nella legge di bilancio scarseggiano.