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Dirigenti scolastici, sfuma l’accordo

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La conclusione della trattativa – data quasi per certa nei giorni scorsi – è di fatto rinviata al dopo-elezioni soprattutto a seguito della mancata disponibilità manifestata all’ultimo istante dallo Snals che pur apprezzando complessivamente l’accordo (con qualche perplessità sulla parte economica) ha evidenziato che per statuto dovrà sottoporre il testo della bozza alla valutazione degli organi statutari, la cui convocazione potrà essere fatta solo dopo le prossime elezioni.
Per l’intera giornata Cgil e Uil hanno invece continuato a manifestare la loro ferma intenzione di giungere già in serata ad un accordo conclusivo; analoga posizione è stata mantenuta – pur con qualche distinguo – dalla Cisl che  ha sottolineato l’esigenza che il nuovo trattamento stipendiale non faccia venir meno la retribuzione di anzianità maturata da presidi e direttori didattici.
Il disaccordo dell’Anp è noto invece da tempo: "la questione dirimente – ha fatto registrare a verbale l’Associazione nazionale presidi – rimane quella dell’insufficienza delle risorse finanziarie". L’Anp ha riproposto nuovamente l’esigenza di equiparare gli stipendi dei dirigenti scolastici a quelli di altri dirigenti pubblici (per esempio gli ispettori tecnici), anche se ha dichiarato di apprezzare i contenuti della parte normativa.
Tutto da rifare, dunque?
E’ difficile dirlo, ma certamente – a questo punto – l’incontro ipotizzato per il giorno 10 maggio non ci sarà; se ne riparlerà dopo le elezioni politiche e a quel punto si vedrà quanto, delle "promesse" formulate in queste ultime settimane dagli opposti schieramenti politici, sarà mantenuto.
Va segnalato infine che negli ultimi il clima di veleni in cui si è svolta l’intera trattativa si è ulteriormente appesantito: ancora nella giornata di sabato la Cgilscuola replicava duramente all’Anp che aveva accusato il sindacato di Enrico Panini di "fare da spalla" al Governo, mentre lunedì mattina – poche ore prima dell’avvio della trattativa – il presidente dell’Andis respingeva al mittente le accuse di subalternità nei confronti della Cgil formulate nei giorni passati da Giorgio Rembado, presidente dell’Anp.