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Docenti inidonei, Itp e passaggio nei ruoli Ata

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Sull’attuazione dell’art. 14 della legge sulla “spending review”, in relazione al passaggio ai ruoli Ata dei docenti inidonei e degli Itp delle classi di concorso  C999 e C555, il Miur ha confermato che è in via di predisposizione il relativo decreto interministeriale e che della copertura dei posti Ata si tratterà nei prossimi incontri tra rappresentanti del Ministero e delle organizzazioni sindacali.
La Uil Scuola, nel mettere in evidenza “la contraddizione tra le dichiarazioni del Ministro, le azioni del Miur e gli impegni assunti dal Governo per la realizzazione dell’Agenda Digitale”, sottolinea che “gli effetti negativi sul personale e le disfunzioni per le scuole per le scelte ed i ritardi accumulati nella soluzione dei problemi, porteranno alla peggiore soluzione; personale inidoneo all’insegnamento sottoutilizzato e carosello di nomine nelle segreterie scolastiche sui posti di Assistente amministrativo”.
I sindacati hanno invitato ancora una volta il Ministro a non firmare il decreto interministeriale per dare attuazione al passaggio dei docenti inidonei e dei docenti delle classi di concorso C999 e C555 nei ruolo Ata.
Per la Flc Cgil “si tratta di un provvedimento vergognoso, che penalizza innanzitutto questi docenti che verranno assegnati anche d’ufficio a sedi sicuramente scomode e lontane nonostante gravi problemi di salute, che penalizza ancora una volta la scuola, che taglia altri 3.500 posti di assistenti amministrativi e tecnici mettendo in mezzo alla strada altrettanti precari che da anni hanno garantito il funzionamento amministrativo delle scuole ed il funzionamento dei laboratori”.
Un provvedimento, aggiunge la Flc, che “getterà nel caos le segreterie delle scuole nella fase complessa di avvio dell’anno scolastico per l’ulteriore carenza di personale cui non può certo sopperire l’utilizzo di questi docenti, che non hanno alcuna competenza e preparazione nelle funzioni e nei ruoli che dovrebbero ricoprire".
Sul tema è intervenuta anche l’Anief, che ribadendo "l’illegittimità del provvedimento amministrativo" minaccia di impugnare il decreto di riconversione.