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Docenti supplenti, è record. La vice-ministra Ascani (Pd): un “regalo” dell’ex ministro Bussetti

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Il boom di supplenze annuali del 2019 va addebitato alla gestione dell’ex ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: ne è convinta la vice-ministra dell’Istruzione Anna Ascani (Pd).

Le troppe supplenze “ereditate dalla gestione Bussetti”

“Stiamo lavorando su tanti problemi ancora aperti”, scrive la democratica su Facebook, sostenendo che alcuni di questi problemi sono stati “ereditati dalla gestione Bussetti”: uno, in particolare, è l’attuale “record assoluto di supplenze”.

Il riferimento ai circa 200 mila posti coperti, nemmeno ancora tutti, con precari, un alto numero dei quali di sostegno ma senza specializzazione. Con diversi dirigenti scolastici costretti, dopo avere esaurito le candidature delle graduatorie d’istituto, a convocare tramite Mad ed in alcuni casi anche a mettere annunci sui social.

L’accusa all’ex ministro Bussetti, è probabile che sia quella di avere inizialmente puntato tutto sui concorso, per poi virare tardivamente, nella primavera scorsa, dopo quasi un anno di Governo, su Pas e concorsi riservati.

Altri problemi “con radici decisamente più profonde”

Secondo la vice-ministra, poi ci sono altri problemi “con radici decisamente più profonde. E non è semplice immaginare soluzioni”.

Il riferimento, in questo, caso non può non essere quello degli stipendi del personale scolastico, tra i più bassi dell’area europea e Ocse. Oltre che l’alto numero di alunni per classe e la mancanza di tempo pieno al Sud.

Il lavoro “di squadra”

Ascani pubblica, sempre sui social, una foto nella quale alcuni parlamentari della maggioranza, tra cui la stessa vice- ministra Anna Ascani e la sottosegretaria “grillina” Lucia Azzolina, con dei dirigenti ministeriali, sono impegnati in una riunione di lavoro.

“Questa foto – scrive Ascani – dimostra che al MIUR Social si lavora di squadra. In un momento in cui i giornali sono pieni di interviste e indiscrezioni sulle divisioni nel governo questa immagine di una riunione informale improvvisata restituisce un po’ di verità al lavoro, non semplice, che stiamo provando a fare. E mi fa piacere condividerla con voi”, conclude la vice-ministra.