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Domani nuova protesta a Roma, docenti e studenti in piazza

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Questo è il motto dello striscione che condurrà il corteo dei docenti, studenti, lavoratori della scuola e genitori a Roma contro i tagli e provvedimenti sulla scuola contenuti nella legge di stabilità. Il corteo cittadino, promosso dal Coordinamento delle Scuola di Roma, partirà domani alle 14.30 da Piazza dell’Esquilino.
Alla manifestazione hanno aderito anche alcune forze sindacali e politiche: Cobas della scuola di Roma; Coordinamento delle lavoratrici e dei lavoratori autoconvocati contro la crisi; Coordinamento delle scuole secondarie di Roma; Comitato No Debito; Federazione della Sinistra di Roma; Flc-Cgil di Roma e Lazio; Italia dei Valori; Sinistra Critica; Sinistra Ecologia Libertà; Unicobas Scuola; Usb Scuola, USI Scuola.
Il movimento in difesa della scuola pubblica statale continua a diffondersi nelle scuole di tutta Italia. A seguito dell’appello del coordinamento ‘La scuola in lotta manifesta il 10 novembre’ ci saranno iniziative di protesta anche a Milano, Napoli e Taranto.
A Roma sono oltre ottanta le scuole che hanno adottato in assemblee o nei collegi docenti mozioni di protesta contro le politiche di austerità applicate all’istruzione, per la cancellazione dell’art. 3 del ddl di stabilità che aumenta l’orario di insegnamento a 24 ore, contro il ddl 953 (ex Aprea) che smantella gli organi collegiali e permette l’ingresso dei privati nella scuola pubblica, contro i tagli alla scuola e per il rifinanziamento massiccio dell’istruzione pubblica, che consenta l’assunzione stabile dei precari e il ripristino di una didattica di qualità per tutte e tutti.
Alcune scuole sono state occupate dagli studenti: le scuole di Ostia, il liceo Gullace, in altre stanno fiorendo tante iniziative di protesta e informazione, e domenica 11 si riproporrà il consueto flash mob al Miur.
”Lottiamo per la scuola di tutti, – spiegano gli organizzatori – quella prevista dalla Costituzione nata dalla Resistenza, che affidava proprio alla scuola il compito di costruire un paese libero, democratico, che a tutti garantisse uguali diritti. Chi non si riconosce in questo non può riconoscersi nelle nostre rivendicazioni”.
Il Coordinamento promuove inoltre la partecipazione allo sciopero generale europeo del 14 novembre, facendo appello a ”tutti quei movimenti e quelle realtà che lottano contro le ingiustizie economico-sociali presenti nella legge di stabilità attualmente in discussione in parlamento ed in generale contro la politica di distruzione sociale patrocinata dalla BCE, per la creazione di uno spezzone unitario dei movimenti contro l’austerità che, superando le divisioni sindacali italiane, attraversi i cortei previsti a Roma, e si concluda con un ‘assedio’ a Montecitorio”. (da Asca)