
Lettera aperta al ministro dell’Istruzione e del Merito
Gentile Ministro,
le scriviamo ancora una volta a riguardo dell’educazione motoria (EM) nella scuola primaria.
Ci riferiamo in particolare al numero di ore che vengono assegnate nell’organico di diritto all’insegnamento dell’EM nella scuola primaria.
Si sono evidenziate, già da due anni, “imprecisioni” applicative derivanti dalla norma legislativa che dispone l’obbligo di attivazione dell’educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria per “non più di due ore settimanali”.
Nonostante le disposizioni ministeriali annuali sulla costituzione degli organici di diritto (OD) abbiano previsto e calcolato a monte un numero complessivo di cattedre di EEEM, considerando due ore per classe, si constata che in molte realtà ne hanno attivata solo una.
Questa incongruità è ancor più grave se si considera che attualmente sulla classe EEM vi sono docenti immessi in ruolo da concorso e quindi la loro copertura sulle classe deve essere, secondo l’agenda ministeriale, di due ore.
Le responsabilità di ciò appaiono variegate sul territorio nazionale: a volte si tratta di scelte delle singole scuole già in fase di richiesta di OD al proprio ambito territoriale provinciale (ATP), accadendo addirittura che nella stessa scuola ci siano classi che svolgono 2 ore e classi solo 1 mentre altre volte sembrano applicazioni di successive disposizioni dei singoli UU.SS.RR. o AA.TT.PP.
Oltre a non essere tutto ciò accettabile, poiché una Legge dello Stato dev’essere applicata in modo uniforme in tutto il territorio nazionale, non è possibile ritenere “sufficiente” dal punto di vista motorio-educativo una sola ora, quando da tempo le comunità scientifiche e di pratica (nonché la World Health Organization) le considerano insufficienti.
Inoltre, dal punto di vista logistico e organizzativo diventa ancor più complicato con una sola ora per classe gestire organici, costituire le cattedre, e predisporre condizioni uniformi per la progettazione del proprio insegnamento da parte dei docenti coinvolti, che già con due ore possono arrivare a coprire 11 classi distribuite su due scuole e diversi plessi.
Ci corre l’obbligo a questo punto, vista anche le numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto dai nostri soci, in particolare dell’Emilia-Romagna, portare alla Sua conoscenza questa situazione che sta creando numerosi disagi.
Nicola Lovecchio, presidente Capdi & LSM