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Elezioni 2022, i programmi a confronto: da un lato meritocrazia e lotta al precariato, dall’altro aumento degli stipendi

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Sono giornate molto dense per le varie forze politiche che stanno mettendo a punto il programma elettorale in attesa del 25 settembre. Dopo la dichiarazione di Enrico Letta (Pd) che ha promesso che davanti a tutto, trasversalmente, ci sarà la scuola nel suo piano politico, la risposta del centro destra, formato dalla triade Berlusconi-Meloni-Salvini, non si è fatta attendere, con la pubblicazione del documento in 15 punti “Per l’Italia, Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra”.

Programma per la scuola: i punti a confronto

Programma scuola centrosinistra

  • Garantire agli insegnanti una formazione continua e riportare gli stipendi in linea con la media europea entro i prossimi cinque anni;
  • Scuola dell’Infanzia obbligatoria e gratuita;
  • Edilizia sostenibile, rendendo gli istituti sicuri anche sotto il profilo sanitario e tecnologicamente avanzati;
  • Garantire la gratuità del trasporto pubblico locale per gli studenti;
  • Attività extrascolastiche con l’istituzione di un Fondo nazionale per integrare il finanziamento regionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali;
  • Abbattere il gender dream gap, modificando il processo di orientamento nelle materie Stem incoraggiando le studentesse.

Programma scuola centrodestra 

  • Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico
  • Eliminazione del precariato del personale docente, investimento nella formazione e aggiornamento degli insegnanti;
  • Ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie;
  • Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
  • Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca;
  • Incentivare i corsi universitari per le professioni STEM;
  • Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti;
  • Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola;
  • Favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero.

Per quanto riguarda il neonato terzo polo, composto dai partiti Azione e Italia viva, guidati rispettivamente da Carlo Calenda (che ha già detto di volere mandare tutti i 14enni al liceo) e Matteo Renzi, si attende nei prossimi giorni un programma con la linea da seguire anche sulla scuola.

La priorità dei partiti: da un lato la meritocrazia dei docenti e il precariato, dall’altro l’aumento degli stipendi

Osservando attentamente i due programmi, è possibile mettere a confronto le priorità che riguardano i docenti. Se il centrodestra punta alla meritocrazia e alla lotta al precariato del personale scolastico, i dem hanno intenzione di scardinare gli stipendi finora esistenti, promettendo un aumento (300 euro in più al mese) entro il termine della legislatura.