
Durante il convegno “Appunti per la scuola di oggi e di domani”, la segretaria Pd, Elly Schlein, ha criticato duramente il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, accusandolo di adottare una linea educativa “repressiva e reazionaria”.
“A Valditara pare interessi strizzare l’occhio solo a questa torsione repressiva che confonde l’autoritarismo con l’autorevolezza e sembra rimpiangere un tempo di bacchettate sulle mani, orecchie d’asino e ceci sotto le ginocchia”.
Ma avrebbe pure definito il comportamento del ministro “paradigmatico”, caratterizzato da “tante trovate propagandistiche, tante sparate, tante parole vuote per solleticare nostalgie e istinti reazionari”.
Schlein ha puntato il dito contro alcune delle proposte di Valditara, definendole visioni anacronistiche e dannose per il sistema scolastico. Tra gli esempi citati:
L’“infelice elogio dell’umiliazione” come strumento educativo;
L’inasprimento del voto in condotta;
La promozione del diario di carta;
L’idea di classi separate per gli alunni di origine straniera;
La negazione dell’esistenza del patriarcato.
Elly Schlein ha concluso il suo intervento sottolineando che la visione del ministro rappresenta “un desiderio impossibile di un passato che non può tornare” e che rischia di portare il sistema educativo italiano indietro nel tempo.
L’occasione del suo intervento è dovuto alla presentazione del documento “Appunti per la scuola di oggi e di domani” redatto “con il contributo di personalità impegnate da anni nell’innovazione della scuola, al fine di indicare in modo chiaro il punto di vista del Pd rispetto a a scuola e educazione, “nel rapporto con la democrazia e lo sviluppo del nostro Paese e dell’Europa.
“Un documento politico e democratico che si rivolge a chi ha a cuore la scuola nella sua essenziale funzione”, con l’intento di aprire un confronto e discussioni “con tutte le realtà del Partito, con i circoli, con gli amministratori e con tutte le realtà associative e le rappresentazioni istituzionali di chi vive e lavora nella scuola, le ragazze e i ragazzi, le famiglie, i sindacati, i docenti, i dirigenti e tutto il personale”.
Raccoglie il Pd spunti, osservazioni, proposte e modifiche in preparazione del documento finale”.