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Esami di maturità “light” e piccone sulle classi intermedie: due pesi e due misure

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Aver deliberato di procedere a bocciature e debiti per le classi intermedie in questo contesto mi suona una decisione del tutto azzardata, soprattutto nella misura in cui tutto viene lasciato in mano alla discrezionalità di dirigenti e consigli di classe. Perché, far girare il messaggio: “Il Ministero esorta le scuole a considerare nella valutazione degli alunni e degli studenti la complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto dell’attuale emergenza epidemiologica”, ma poi però rifarsi ai vari gli articoli del decreto scuola 2009, suona un po’ contradditorio!
Certo,  in teoria non sarebbe giusto e sano applicare una sanatoria indiscriminata, ma trovo scorretto da parte del ministro questo “scarica barile” ai dirigenti e ai docenti, che oggi si fanno prendere dall’ansia dei voti, tutti preoccupati a emettere “sentenze”.

Rientrati in aula, differentemente da quanto era stato chiesto dagli stessi dirigenti, gli studenti sono stati subissati di verifiche e interrogazioni che spesso si stanno rivelando catastrofiche, a conferma che anche questo NON E’ STATO UN ANNO NORMALE. Al contrario, sarebbe stato DOVEROSO riprendere tutti gli argomenti più complessi trattati in DAD e approfondirli. Invece di affannarsi a far verifiche e riempire i registri elettronici di numeri freddi e asettici, avrebbero potuto fare una sorta di test di “nuovo” ingresso, per capire il livello della classe ed eventualmente colmare lacune e concentrandosi, con ore aggiuntive pomeridiane per AIUTARE i ragazzi più deficitari. Adesso!

Non è certo questa “la scuola affettuosa” di cui parla il ministro!
E che anche questo sia stato un anno difficilissimo (anche peggio di quello scorso) viene confermato dal fatto anche quest’anno l’esame di maturità è praticamente identico a quello dello scorso anno: i maturandi anche quest’anno, come nel 2020, sosterranno un esame di gran lunga alleggerito – quindi che non segue le indicazioni pre-COVID. E allora perché nelle classi intermedie – dove i ragazzi sono anche più piccoli – si ritorna al decreto 2009?  Perché adottare due pesi e due misure? A me tutto questo sembra, quanto meno, illogico e incoerente, oltre che profondamente ingiusto.
Si fa presto a dire che la DAD ha fatto parte integrante del processo educativo … sappiamo bene che la scuola italiana, così come è strutturata oggi, mal si è prestata ad essere trasferita su piattaforme digitali e infatti ha funzionato male! E se da una parte i ragazzi più virtuosi sono riusciti “a tener botta”, dall’altra molti altri si sono persi per strada.

E’ vero che si cresce anche passando attraverso i fallimenti, che sia un singolo debito o una bocciatura, ma è anche vero che in questo contesto non si riesce a dare una valutazione OGGETTIVA di ogni individuo, e il rischio è che invece di aiutarli a crescere, gli si dia il colpo di grazia e li si affossi completamente. E trovo profondamente ingiusto che siano penalizzati con bocciature o anche con un solo debito, trascinandosi anche per quest’estate un incubo che stanno vivendo da un anno e mezzo. 
Allora non è questione di sanatoria, è questione che in circostanze assolutamente straordinarie si dovrebbero adottare misure straordinarie. Per tutti!

Un membro del comitato genitori

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