Home Didattica Fare educazione motoria attraverso lo yoga, una proposta didattica

Fare educazione motoria attraverso lo yoga, una proposta didattica

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Fare educazione motoria a scuola in modo da produrre benefici sul corpo ma anche sul fronte psicologico: come fare? La risposta è lo yoga in classe. Perché lo yoga in classe? Perché può costituire per gli alunni un momento fondamentale di autogestione dello stress e dell’ansia, un’occasione per riflettere sul proprio corpo e sulle emozioni, a vantaggio non solo del singolo allievo ma della comunità classe, che ha uno strumento in più per fronteggiare le criticità. (VAI AL CORSO Favole in yoga)

Le pratiche di respirazione, di concentrazione, di autocontrollo, gli esercizi di postura, le tecniche di rilassamento, tutto ciò agisce nell’ambito dello sviluppo armonico della persona, con le dovute differenze relativamente all’età degli studenti coinvolti.

GLI STUDI

Studi recenti rivelano che le lezioni di yoga offrono ampi riscontri in termini di benefici per il gruppo classe, testimoniando:

  • il miglioramento delle funzioni esecutive di bambini e ragazzi, quanto ad autocontrollo e sicurezza di sé in soggetti inizialmente privi di tali competenze; o quanto a livello di attenzione in classe;
  • ansia e stress ridotti anche negli studenti di scuola secondaria;
  • una diminuzione dei comportamenti scorretti e dell’aggressività nei bambini e negli adolescenti.

Non ultimo beneficio: praticare lo yoga a scuola ha effetti incoraggianti sul rendimento scolastico complessivo, sull’affezione alla scuola e persino sugli indici di drop-out.

FAVOLE E YOGA

Sui più piccoli in particolare, dai tre ai dieci anni grande efficacia ha la proposta didattica che accosta allo yoga la fiaba, ovvero al movimento e alla ricerca dell’equilibrio psico-fisico il fascino del racconto popolare, della fiaba, delle favole, e delle relative formule narrative, dall’accattivante “C’era una volta…” al consolatorio “E vissero felici e contenti…” per offrire beneficio al corpo e soddisfazione alla mente.

Il bisogno delle storie, infatti, è antico almeno quanto la disciplina orientale. Perché il bisogno di storie? Ci permettono di vivere tante vite e non una sola, ci ricorda Umberto Eco; e ci aiutano a comprendere la natura e il comportamento umani molto più che nella vita vera. I personaggi, infatti, li capiamo con chiarezza, quasi con certezza, laddove l’essere umano è pieno di contraddizioni. La letteratura, in altre parole, dà ordine alla vita e aiuta bambini e ragazzi a comprenderla meglio.

Il corso

Su questi argomenti il corso Favole in yoga, a cura di Rosa Cipriano, in programma dal 24 maggio.