Home Reclutamento Fase b): polemiche e accuse di imbrogli

Fase b): polemiche e accuse di imbrogli

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Le polemiche sulla fase b) del piano straordinario di assunzioni e sulle supplenze annuali non accennano a diminuire.

Basta leggere un post e commenti che in queste ore riempiono le pagine dei social per rendersi conto che ci vorranno ancora molti giorni, forse alcune settimane, perchè le polemiche sulla fase b) si plachino.
Ed è strano perchè in realtà le regole principali erano piuttosto chiare già da tempo, addirittura dalla fine di maggio, quando il disegno di legge entrò al Senato per l’esame definitivo.
Molti, per esempio, lanciano esplicite accuse di “brogli” e “imbrogli” nei confronti di chi ha ottenuto una nomina a 1000 km di distanza ma nelle ultime ore ha deciso di optare per una supplenza annuale, diventando insegnante di ruolo a pochi passi da casa.
C’è chi parla di regole cambiate in corsa e chi afferma che si tratta certamente di docenti amici di qualche potente locale.
La realtà, invece, è molto più semplice e sarebbe stata sufficiente una attenta lettura della legge 107 per sapere cosa sarebbe accaduto. Lo dice chiaramente il comma 99: “Per i soggetti assunti nelle fasi di cui alle lettere b)  e  c)  l’assegnazione  alla  sede  avviene  al  termine  della relativa fase, salvo che siano titolari  di  contratti  di  supplenza diversi da quelli per  supplenze  brevi  e  saltuarie.  In  tal  caso l’assegnazione avviene al 1º settembre 2016, per i soggetti impegnati in supplenze annuali, e al 1º luglio 2016  ovvero  al  termine  degli esami conclusivi dei corsi  di  studio  della  scuola  secondaria  di secondo grado, per il personale titolare di supplenze sino al termine delle attivita’ didattiche”. 
Non c’è dunque nessun imbroglio, ma semplicemente una applicazione puntuale della legge.
Legge che potrà non piacere ma che era nota già dal 15 luglio quando venne pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.