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Formazione iniziale docenti, attivazione Tfa

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Con una nota del Dipartimento per l’università, l’Afam e la ricerca si forniscono agli atenei ulteriori indicazioni, invitandoli ad indicare nella banca dati dell’offerta formativa, per ciascuna classe di abilitazione i posti disponibili, in rapporto alle capacità ricettive relative alla disponibilità di studenti iscrivibili ai corsi di Tfa (nell’a.a. 2011/2012) per l’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado.

La suddetta nota ministeriale, diffusa nello stesso giorno in cui a Palazzo Chigi si sono incontrati – come descritto in un precedente articolo – il ministro Mariastella Gelmini e il ciellino Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera dei deputati, che rappresentava i firmatari di un appello per l’allargamento dei posti disponibili per la formazione iniziale, e poi protocollata il 12 settembre con il n. 241 fa seguito alla nota del 5 agosto scorso, n. 81, “al fine di sostenere l’organizzazione e l’avvio dei corsi Tfa”.
Ciascuna università dovrà indicare il numero di posti disponibili entro il 7 ottobre, come conferma anche l’altra nota diffusa dal Miur il 10 settembre (ma anche in questo caso protocollata solo due giorni dopo con il n. 2175), indirizzata anch’essa ai direttori degli uffici scolastici regionali e per conoscenza  ai rettori delle università e istituzioni universitarie. Questa nota, a firma del capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, ha per oggetto “Collaborazione tra istituzioni scolastiche e università in vista dell’attivazione dei corsi di Tfa transitori” e chiede agli atenei di presentare un progetto con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, invitando nel contempo anche gli Usr a favorire “tale collaborazione attraverso incontri tra i rettori e/o loro delegati e i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado”.
Ricordiamo che, tenendo conto dei dati forniti dalle università, sarà comunque il Ministero a definire i posti disponibili per il tirocinio formativo che consentirà l’abilitazione all’insegnamento, anche in base al fabbisogno di docenti nei prossimi anni, così come delineato dal Miur in un documento pubblicato sul proprio sito l’8 settembre scorso.