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Formazione permanente: dalle regioni ai progetti di rete

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Partendo dalla definizione concettuale di apprendimento permanente riconosciuta a livello europeo, con questa iniziativa si intende mobilitare gli attori stessi della formazione permanente.
L’invito a presentare "progetti di rete" per sostenere il lifelong learning è contenuto in un apposito documento (pubblicato sulla G.U. delle Comunità europee 2002/C 174/06 del 20/7/2002) che definisce le modalità di intervento comunitario nel contesto dell’iniziativa denominata "Regione che apprende", i cui destinatari sono le autorità locali e regionali, gli istituti di istruzione e formazione di base e professionale nonché altre organizzazioni che contribuiscono all’offerta di opportunità di apprendimento.

I progetti devono essere presentati dalla "Regione che apprende" e quindi occorre che gli enti e le istituzioni che partecipano si costituiscano in consorzi o in partenariati regionali.

Le tematiche da affrontare possono riguardare, ad esempio, le strategie per lo sviluppo di reti regionali che definiscano gli strumenti per la verifica delle esigenze formative della regione nel suo complesso attraverso lo sviluppo di partenariati fra istituti di istruzione o che aiutino a migliorare l’interazione fra istruzione formale e non formale oppure possano agevolare la formazione di centri di apprendimento integrato. Tra i diversi temi che possono essere sviluppati in progetti c’è anche quello della costituzione di servizi di supporto alla formazione permanente (informazione, orientamento, consulenza) e quello della promozione, attraverso l’apprendimento permanente, della "regione multiculturale" nel campo dell’integrazione sociale (ad esempio, dispersione scolastica, ruolo svolto dall’istruzione e dalla formazione per l’integrazione dei portatori di handicap o dei migranti).

Di particolare interesse per le istituzioni impegnate nella cooperazione europea, la promozione della dimensione internazionale, attraverso la costituzione di partenariati interregionali per una collaborazione europea strutturata e a favore della mobilità nell’istruzione e nella formazione, anche con l’utilizzo a livello regionale dei risultati dei progetti finanziati nell’ambito dei programmi comunitari Socrates, Leonardo e Gioventù.

Le iniziative da sviluppate possono riguardare attività di ricerca/azione, di studi, di documentazione a carattere divulgativo, attività seminariali, videoconferenze, audiovisivi, ecc. Per poter ricevere il sostegno comunitario è necessario che i progetti, da presentare entro il 15 ottobre 2002 (maggiori chiarimenti consultando il bando alla pagina web
http://europa.eu.int/comm/education/life/call_en.html, cliccabile da "Ulteriori approfondimenti"), coinvolgano almeno cinque Paesi europei, di cui quattro occorre che siano membri dell’Unione Europea (all’interno di più Paesi le regioni possono essere raggruppate).
Il contributo finanziario può variare da 80.000 a 150.000 euro per progetto (sostegno massimo 60%). L’avvio delle attività progettuali è fissato per il prossimo mese di dicembre e il progetto stesso dovrà avere una durata non superiore ai diciotto mesi.