Home Generale Fse, 26 mln per la formazione giovani

Fse, 26 mln per la formazione giovani

CONDIVIDI

Oltre 26 milioni di euro a favore della formazione professionale strategica e per l’alta qualificazione professionale dei giovani. I bandi sono per cinque filiere produttive e la loro scadenza per la presentazione, solo on line, è prevista per il 30 novembre.

Il finanziamento, attraverso il Por Fse 2014-2020 e nell’ambito del progetto “Giovanisì”, è per la formazione professionale e i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts) e le cinque filiere produttive strategiche per il sistema produttivo della Toscana sono: Agribusiness, Carta, Marmo, Meccanica e Energia, Turismo e Cultura.

Il primo bando per la formazione professionale integrata è rivolto ad Associazioni temporanee di imprese o di scopo, che includono almeno un’Agenzia informativa accreditata e una o più imprese, con la partecipazione eventuale di Istituti di istruzione superiore ed Università.

I progetti da presentare dovranno integrare: percorsi per la creazione di impresa e per il lavoro autonomo sia per a giovani fino a 29 anni disoccupati sia per persone oltre i 30 anni, percorsi per il conseguimento di qualifiche per l’inserimento lavorativo, interventi per occupati lavoratori e imprenditori

Por Fse 2014-2020, formazione strategica: cinque bandi per cinque filiere

Il bando per i percorsi IFTS si rivolge ad un insieme di soggetti: Istituti scolastici di istruzione secondaria, Enti, Centri, Agenzie di formazione, Università e Imprese, anche in associazione tra loro, che dovranno fare squadra per co-progettare e realizzare percorsi di Ifts in Toscana.

 

{loadposition deleghe-107}

 

La finalità è duplice: da un lato incentivare la creazione di un legame virtuoso tra attività economiche, territorio, e sistema dell’istruzione e formazione, dall’altro la formazione di figure professionali altamente qualificate e in grado di rispondere alle richieste di specializzazione del mercato del lavoro, che provengono in particolare dagli operatori economici locali. I progetti dovranno valorizzare e mettere a regime le relazioni tra imprese, organismi formativi, scuole e università, con contenuti e metodologie didattiche tra scuola e impresa.  (ANSA).