Home Precari GaE, dentro i precari abilitati all’estero, ITP, TFA e PAS

GaE, dentro i precari abilitati all’estero, ITP, TFA e PAS

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Il Miur non ha proposto appello e le sentenze del Giudice del Lavoro diventano effettive, ovvero vengono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento precari abilitati all’estero, ITP, TFA e PAS.

Pertanto, pur trattandosi di una vicenda più complessa di quella relativa ai diplomati magistrale, alcuni giudici del Lavoro hanno mostrato parere positivo verso questa categoria di precari.

Il Miur non si appella e i precari possono già essere assunti

Il punto più interessante, fa notare l’avvocato Sirio Solidoro, risiede nel fatto che alcune di queste sentenze non sono state appellate da parte del MIUR, e molte di esse sono già diventate definitive, ovvero hanno ottenuto il passaggio in giudicato delle sentenze.
Nello specifico, il Tribunale di Pordenone ha inserito in GaE i precari TFA, PAS, abilitati esteri e ITP, il Tribunale di Milano precari TFA, quelli di Roma e Chieti gli abilitati Esteri, mentre il Tribunale di Cosenza i depennati.

Ne consegue che alcuni di questi docenti, durante le convocazioni,
potranno dunque partecipare alle assunzioni, in base al punteggio e alla propria posizione in graduatoria. Quindi, un po’ a sorpresa, alcuni precari, se in posizione utile potrebbero ottenere entro il 31 agosto l’immissione in ruolo da GaE.

Inserimento per tutti?

Tali sentenze passate in giudicato potrebbero anche essere sfruttate da tutte le categorie in questione, a prescindere dal ricorso, ovvero potrebbe essere chiesto al MIUR che questi
provvedimenti definitivi e favorevoli, per evitare disparità di trattamento, valgano anche per i docenti che versano nella stessa situazione ed inoltre, presentino il medesimo titolo professionale dei ricorrenti con sentenza favorevole e definitiva.

Si tratta certamente di una ipotesi, ma fare leva su queste sentenze per chiedere l’inserimento in GaE non è certamente utopistico come pensiero.

E se alcuni forse potrebbero ottenere l’assunzione già quest’anno, non escluso che molti dovranno solo attendere la prossima tornata di immissioni in ruolo.