Home Archivio storico 1998-2013 Estero Gb, per un prof su tre il creazionismo sui libri di scienze:...

Gb, per un prof su tre il creazionismo sui libri di scienze: dibattito riaperto

CONDIVIDI
In Gran Bretagna torna l’interesse dei docenti per il creazionismo come teoria alla base del mondo: quasi un docente su tre della primaria e delle scuole medie inferiori lo vorrebbe nei programmi di scienze assieme all’evoluzionismo. Le opinioni sono state raccolte (su un campione di 923 insegnanti, non necessariamente specializzati in scienze e che di solito tengono corsi su più materie) da un fonte super partes quale dovrebbe essere il quotidiano ‘The Guardian’. Suscitando, sin da subito, immediate polemiche. Anche perché la posizione del Ministero della pubblica istruzione britannico è ben diversa da quella espressa da questa parte di docenti: recentemente i responsabili dell’educazione pubblica dei ragazzi nati in Oltremanica non hanno dato margini di possibilità a modificare l’orientamento in merito ormai assunti (nella maggior parte dei Paesi) da alcuni decenni.
Le teorie con maggiore credito – l’evoluzionismo e il Big Bang – non ammettono infatti altre possibilità. Né spiegazioni intermedie. Come la cosiddetta teoria “intelligente”, che negli ultimi anni ha riscosso un certo credito tra una ristretta cerchia di scienziati proponendo una soluzione all’enigma dell’avvio dell’universo a metà tra la visione rigidamente moderna e quella prettamente religiosa. “Creazionismo e progetto intelligente – hanno in ogni caso messo le mani avanti dal Ministero dell’istruzione britannico – non fanno parte del programma di scienze e non vanno insegnati come tali”.
Ora però le cose potrebbero essere riviste. Se non altro per riaprire il dibattito su un punto mai del tutto definito. In base a quanto raccolto dal quotidiano ‘The Guardian’, infatti, non tutti i docenti inglesi la pensano allo stesso modo: il 29% dei professori intervistati si è detto addirittura d’accordo con l’affermazione “il creazionismo andrebbe insegnato insieme all’evoluzione e al Big Bang”; il 73% si è mostrato favorevole a una “discussione” della teoria; per appena il 26% si dovrebbe avviare una discussione per dimostrare l’inconsistenza scientifica della teoria oggi denominata dai neocon “progetto intelligente”.
Certo, difficilmente basterà un sondaggio per far tornare le teorie meno gettonate sulle origini del mondo sui libri di scienze. Più probabile, scienziati “ortodossi” permettendo, che se ne torni a parlare facendo scricchiolare le attuali convinzioni praticamente blindate.