Home Generale Geografia, i docenti della A21 chiedono trasparenza e pari diginità

Geografia, i docenti della A21 chiedono trasparenza e pari diginità

CONDIVIDI

L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia ha organizzato presso la Sapienza Università di Roma un incontro dedicato ai problemi della classe di concorso A21. Riportiamo il comunicato stampa con resoconto dell’evento.

All’incontro sono intervenuti il presidente ANDIS Paolino Marotta, che ha illustrato il decreto di revisione degli istituti professionali, e la docente Serena Maiorca dell’ANIEF, che ha parlato delle criticità della classe di concorso e delle possibili azioni che possono essere svolte dal sindacato.

Il presidente dell’AIIG, prof. Riccardo Morri ha presentato le numerose azioni condotte dall’AIIG negli ultimi mesi nelle sedi istituzionali (MIUR e Parlamento) in difesa dei docenti della classe A21. Paola Pepe, responsabile AIIG per la scuola secondaria, ha illustrato l’attività storica dell’AIIG in difesa dell’insegnamento della geografia nelle scuole.

AIIG, ANDIS e ANIEF hanno dato luogo a un confronto aperto e approfondito sulle urgenze legate a un pieno riconoscimento della professionalità delle docenti e dei docenti di geografia negli istituti tecnici e negli istituti professionali, arrivati a Roma per partecipare all’incontro anche dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Puglia e dalla Sicilia, manifestando la necessità che il MIUR faccia definitiva chiarezza sulle zone di ombra, in particolare rispetto all’atipicità e per quanto concerne la distribuzione delle ore all’interno dell’asse storico-sociale.

Una chiarezza indispensabile per garantire alle docenti e ai docenti di geografia pari dignità e pari opportunità nell’accesso all’insegnamento, bilanciando il deficit di rappresentanza all’interno dei Collegi dei Docenti in ragione di una minore numerosità delle abilitate e degli abilitati nella classe di concorso A21 rispetto ad altre classi di concorso.

La tutela dell’insegnamento della geografia e il raggiungimento degli obiettivi di conoscenza e di competenze presenti nelle linee guida nazionali delle scuole di ogni ordine e grado passa per il pieno riconoscimento e la salvaguardia della dignità e della professionalità delle docenti e dei docenti con una preparazione specifica in didattica della geografia.

Al termine dell’incontro sono emerse con chiarezza le seguenti necessità:

  • l’emissione di una nota da parte dei competenti uffici del MIUR con indicazioni chiare per i dirigenti scolastici su come operare nell’assegnazione della geografia negli istituti professionali
  • un’azione di sorveglianza e di monitoraggio più stringente ed efficade da parte degli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali sull’assegnazione delle ore di geografia alla classe A21, disinnescando così anche l’insorgere di situazioni conflittuali
  • pieno riconoscimento della geografia nei quadri orari, con un rilievo coerente con quanto richiedono le competenze in uscita dei percorsi tecnici e professionali
  • arginare già nella prossima definizione degli organici di fatto, fatti salvi naturalmente i diritti di sovrannumerari e “perdenti posto”, l’assegnazione di geografia negli istituti tecnici a docenti di scienze: i nuovi requisiti necessari per l’abilitazione nella classe A50 scienze non prevedono infatti conoscenze geografiche, producendo un danno alla preparazione delle/degli studenti.

L’AIIG è certa che solo un fraintendimento può portare a leggere e rappresentare questa più che legittime istanze come una banale tentativo di sottrazione di ore ai danni di docenti di altre classi di concorso: nel corso dell’incontro ha suscitato viva preoccupazione il tono della comunicazione del 29 maggio della FLC CGIL, che nel presentare i nuovi istituti professionali lasciava intendere che l’introduzione di geografia avrebbe causato la riduzione forzata della storia, introducendo un elemento di divisione tra docenti di serie A e docenti di serie B, non riconoscendo di fatto a una componente seppure minoritaria pari dignità di rappresentanza e uguale legittimazione al contributo della geografia agli insegnamenti dell’asse storico-sociale.

L’AIIG ha preso, anche di recente, immediatamente e pubblicamente posizione a difesa di docenti di altre classi di concorso, e tornerà a farlo, ogni qual volta la libertà e la qualità dell’insegnamento verranno messe in discussione o depotenziate. Esattamente come sempre più numerose/i, a scuola e in università, sono docenti di altre materie a evidenziare le difficoltà che incontrano nella propria attività di insegnamento nel rapportarsi con studenti prive/i di adeguate conoscenze e di capacità critiche acquisite in ambito geografico.

L’incontro testimonia una volta di più la disposizione inclusiva e la natura dialogante dell’AIIG, è l’inizio di un percorso che ha portato a confrontarsi in maniera costruttiva con ANDIS e con ANIEF e che ci si augura possa presto allargarsi ad altri soggetti del mondo dell’associazionismo e delle rappresentanze sindacali.