Home Politica scolastica Giannini: dopo il rinnovo del contratto riordineremo l’Afam

Giannini: dopo il rinnovo del contratto riordineremo l’Afam

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“Dopo la questione del contratto degli insegnanti”, il Miur ha tra le sue priorità il riordino del settore Afam, l’Alta formazione artistica musicale e coreutica. Un settore che anche i suoi predecessori hanno tentato di rilanciare, basti pensare all’istituzione di corsi superiori ad hoc. Trovando però quasi sistematicamente grossi scogli nella carenza di fondi per finanziare gli investimenti per settori particolari quali sono la musica e la coreutica.

Ad affermarlo è stato, domenica 11 maggio, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, intervenuta a un incontro sulle iniziative musicali del liceo Des Ambroix di Oulx, in Valle di Susa,  tenuto all’interno del Salone del Libro di Torino.

“Verso la musica – ha detto il responsabile del Miur – abbiamo un debito culturale e didattico col passato e un credito con il futuro. Negli anni c’è stato un declinante interesse verso il settore musicale a cui occorre porre rimedio per arrivare a una diffusione della cultura musicale di cui si è un po’ perso il filo rosso della storia”.

Per il ministro dell’Istruzione “è imbarazzante che i ragazzi italiani escano dalla scuola ignorando quasi sempre l’orizzonte storico-culturale della musica che, come la lettura, è una competenza che va valorizzata”.

Prima ancora del contratto, il nuovo corso del Miur ha però deciso che la priorità assoluta fosse la sicurezza scolastica. Nel pomeriggio, stavolta a margine di un incontro pubblico organizzato ad Aosta da Scelta Civica per l’Italia, movimento di cui Giannini è coordinatrice, lo stesso Ministro ha detto che lo stanziamento complessivo del governo per l’edilizia degli oltre 40mila plessi scolastici italiani sarà di 3,5 miliardi di euro e la cifra sarà formalizzata “entro i prossimi due mesi”.

“C’è un capitolo di fondi del ministero – ha spiegato Giannini – con un plafond di 1,2 miliardi già cantierabili e già cantierati in parte. Lo svincolo del patto di stabilità ha avuto, con il decreto Irpef, 250 milioni assegnati. Ora si procede per arrivare a un complessivo finanziamento di tre miliardi e mezzo. Credo che nei prossimi due mesi tutto questo sarà formalizzato”, ha concluso il Ministro.