Home Politica scolastica Giannini insiste: rilanciamo storia dell’arte ed educazione musicale

Giannini insiste: rilanciamo storia dell’arte ed educazione musicale

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È tempo che la bellezza torni ad essere “rispettata, promossa e apprezzata”: a dirlo è stato, il 30 settembre al Maxxi di Roma, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, durante la cerimonia di premiazione, del concorso per le scuole “Scienze umane, naturali e religiose in dialogo” sul tema “La via della bellezza”.

Giannini ha ricordato che per raggiungere questo obiettivo “si comincia con la ‘Buona Scuola’: vogliamo far che sì che la storia dell’arte, l’educazione musicale e tutto il tema della bellezza ritornino al centro delle competenze dei nostri studenti”, ha concluso il Ministro.

“La bellezza è un modo di conoscere la realtà, per capirla in profondità”, ha incalzato il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, cardinale Gianfranco Ravasi, rivolgendosi a una platea di studenti. Sotto a un cielo stellato, ha spiegato con un esempio, “un astronomo guarderà la realtà, un poeta cercherà di trovare un senso. Uno cercherà la scienza, l’altro il fondamento. Tutti e due i modi sono veri”.

“La bellezza non è a senso unico – ha poi aggiunto Giuliano Amato, presidente della fondazione “Cortile dei Gentili” – è dove noi riusciamo a trovarla. Anche questo concorso aiuta i bambini a capire che è bello quello che si sente dentro e non quello che si vede fuori”. “Auguro a ciascuno di voi di trovare la propria via per la bellezza – ha auspicato infine Giannini – la forma di bellezza più autentica è legata alla nostra crescita e quello che la scuola deve poter ricavare è l’amore, attraverso lo studio di una materia, praticando uno sport o aiutando un compagno in difficoltà”. “La ricerca e la spinta verso la bellezza è il motore per la gioia”, ha concluso la presidente della fondazione Maxxi, Giovanna Melandri.

L’iniziativa sulle “La via della bellezza”, promossa attraverso un protocollo di intesa tra Miur e “Cortile dei Gentili”, è stata organizzata per far maturare negli studenti la consapevolezza del valore culturale del dialogo tra credenti e non credenti. Più di mille i lavori presentati tra brani musicali, libri pop up, poesie, pitture, racconti, cartelloni.