Home Politica scolastica Giannini, la riforma non è l’atto finale, ma quello iniziale

Giannini, la riforma non è l’atto finale, ma quello iniziale

CONDIVIDI

Per il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, l’approvazione del disegno di legge sulla ‘Buona Scuola’ rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso di revisione dell’istruzione italiana.

“Questo non è un atto finale” ma “l’atto iniziale di un nuovo protagonismo della scuola“, ha dichiarato, a caldo, il responsabile del dicastero di Viale Trastevere, subito dopo l’approvazione in via definitiva della riforma della scuola.

Il riferimento della Giannini è ad almeno due ambiti fondamentali: la realizzazione dei decreti attuativi della riforma, che nelle prossime settimane impegnaranno non poco gli esperti della macchina politica e amministrativa; ma, soprattutto, la riforma dovrà avere effetti pratici nelle scuole.

Ed è questo, l’eventuale “ammutinamento” del personale in seno agli istiutti, il passaggio meno agevole del dopo-approvazione: molti docenti e Ata hanno già detto che non intendono impegnarsi in attività che vanno oltre le loro mansioni ordinarie. Lo faranno anche a fronte di circolari esplicite?

Giannini, subito dopo, ha anche espresso il suo pensiero sul piano straordinario di assunzioni: “Il precariato è stato costruito da decenni di governi irresponsabili”, ha detto. Aggiungendo che “per troppo tempo la scuola ha confuso egualitarismo con uguaglianza”.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola