
Mentre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, a seguito della denatalità crescente, “chiede sacrifici agli italiani, decidendo tagli in settori fondamentali come trasporti, scuola, servizi sociali e sanità e prevedendo un aumento di soli dieci centesimi al giorno alle pensioni minime, Matteo Salvini fa un super-regalo agli imprenditori balneari – da Santanchè al Papeete – riducendo il canone di concessione demaniale di oltre il 60%”: lo fa “con i soldi degli italiani” agendo su “canoni già scandalosamente bassi”: a sostenerlo è Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
“Sono semplicemente disgustato di come i beni degli italiani – dice ancora Bonelli – continuino a essere svenduti. Le concessioni demaniali sono già a prezzi bassissimi: pensate che il Twiga paga solo 21 mila euro l’anno a fronte di un fatturato di 10 milioni di euro. Dalle oltre 24 mila concessioni lo Stato ha incassato nel 2024 appena 120 milioni di euro, con una morosità di 30 milioni. Con i nuovi canoni lo Stato incasserà 74 milioni di euro. Vergogna pura”.
La vera incoerenza, sempre secondo l’esponente di AVS e co-portavoce di Europa Verde, è che al Governo “trovano i soldi per fare regali ai loro amici, ma per aumentare pensioni e stipendi o per migliorare scuola e sanità i soldi non ci sono. Questo è il governo che difende i privilegi delle lobby a danno dei cittadini. La destra ha trasformato le spiagge in un business e le sta privatizzando. Vergogna”, conclude Bonelli.
Anche nelle tabelle del Def degli ultimi 15 anni, del resto, dai tempi dell’ultimo Governo Berlusconi e del ministero dell’Istruzione affidato a Mariastella Gelmini, le riduzioni di spesa per il comparto Istruzione rispetto al Pil sono state purtroppo ben evidenti.
Nei giorni passati a lamentarsi verso le scelte politiche del Governo in carica era stata anche Sinistra Italiana, che nel ribadire il suo ‘no’ secco all’incremento di spesa pubblica per il riarmo ha deciso di lanciare una petizione online: “Il Governo Meloni – hanno spiegato dal partito d’opposizione – ha detto no al salario minimo, definanzia scuola e ricerca, porta la sanità al collasso ma trova ogni volta nuove risorse da spendere in carri armati e missili. Adesso basta. Il governo vuole buttare 100 miliardi in armi, noi vogliamo investimenti sul futuro, sulla scuola, sulla sanità, sul lavoro”.
Anche il leader del M5s, Giuseppe Conte, ha detto che “il Parlamento europeo ha appena votato a favore della possibilità di usare per spese militari e riarmo i fondi del Recovery Fund. Il M5S si è opposto”, ha sottolineato l’ex premier al tempo del Covid.
“Per ottenere quei 209 miliardi all’Italia per infrastrutture, scuola, sanità e lavoro – ha continuato Conte – noi abbiamo dato l’anima. Se fosse stato per Giorgia Meloni quei fondi non li avremmo mai avuti. Oggi non riesce nemmeno a spenderli e col suo partito in Europa apre la strada al loro uso per spese militari. Appoggiare questa follia è un tradimento di quella battaglia e degli sforzi di tanti italiani”, ha chiosato il leader politico dei pentastellati.