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Giorgio Albertazzi è morto: aveva 92 anni

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L’ultimo imperatore del teatro italiano è morto oggi all’età di 92 anni: Giorgio Albertazzi era nato a Fiesole il 20 agosto 1923 me era  cresciuto a Ponte a Mensola, nella villa I Tatti residenza dello storico dell’arte Bernard Berenson”. E’ stato “regista, lo sceneggiatore, traduttore e riduttore di romanzi per la televisione e autore teatrale”.

La figlia del grande artista ha spiegato in un comunicato che era stato “fino a pochi mesi fa in tournée con le Memorie di Adriano” e “il suo ultimo sogno sarebbe stato mettere in scena Giulietta e Romeo interpretato da due vecchi attori, con Valeria Valeri”.

Albertazzi è approdato sui palcoscenici dopo una controversa esperienza politica. Nel 1943 ha aderito alla Repubblica di Salò e nel 1945, dopo la sconfitta della Rsi, è stato arrestato con l’accusa di collaborazionismo e di avere comandato, nei giorni immediatamente precedenti la Liberazione, un plotone d’esecuzione. E’ stato liberato nel 1947 grazie alla famosa ‘Amnistia Togliatti’.

Del teatro Albertazzi ha percorso tutte le vie, inclusa l’opera lirica di cui ha curato quattro regie, da un ‘Peer Gunt’ di Edvard Grieg al Teatro La Fenice di Venezia nel 1980, fino a una ‘Salome’ di Richard Strauss al Teatro dell’Opera di Roma nel 2007. Anche nella musica leggera, celebre la sua collaborazione con la cantante Giuni Russo nel 1997 nello spettacolo ‘Verba Tango’, che vede la produzione di Enzo Trapani. Nel 1999 ha portato sulle scene ‘Borges in tango’ con gli allievi della Scuola di Volterra.

Dal 2002 al 2008, inoltre, è stato direttore del Teatro di Roma e nel 2004 aveva ricevuto il Premio Gassmann alla Carriera. Nella sua vita è sempre stato circondato dalle donne, delle quali l’ultima in ordine cronologico è la nobildonna toscana Pia de’ Tolomei, sposata nel dicembre del 2007 a Roma con rito civile, di 36 anni più giovane di lui. In passato, dopo un rapporto sentimentale con l’attrice Bianca Toccafondi, sua compagna di lavoro e di vita a partire dal 1956 era stata Anna Proclemer. Poi c’erano state Elisabetta Pozzi e Mariangela D’Abbraccio. E’ stata però Pia de Tolomei a restargli accanto fino agli ultimi momenti della sua vita.

Un grande artista, un mattatore straordinario nell’accezione più nobile del teatro dell’arte