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Gli scienziati a favore della ricerca

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L’Osservatorio sulla ricerca, in un documento pubblicato di recente, si è posto l’obiettivo di rilanciare il valore della conoscenza nel bel Paese. In particolare si è rifatto ad alcuni aspetti imprescindibili, grazie ai quali è possibile avvicinarsi a quelli che sono gli standard europei.
Fra questi cita:

  il valore e la libertà di ricerca;
i diritti e doveri dei ricercatori;
 i sistemi di valutazione espressi dalla comunità scientifica internazionale;
 i finanziamenti;
il ruolo della politica e dell’imprenditoria privata.

Secondo il parere dell’Osservatorio, in tutto il mondo viene acquisita una sempre maggiore consapevolezza della conoscenza come fattore indispensabile, come ricchezza specifica, come elemento alla base dell’evoluzione positiva delle comunità civili nonché delle economie.
In effetti, ormai non si fa che parlare di “società della conoscenza”, per evidenziare appunto come essa sia un nuovo fattore di ricchezza, sicuramente immateriale ma determinante per aumentare la soddisfazione, tanto dei bisogni materiali (beni economici, con ricadute positive sulla salute, l’ambiente, l’integrazione sociale, i servizi e la qualità dei consumi) quanto di quelli immateriali (cultura, capacità di capire il mondo, gli altri e se stessi).
L’Europa, già dal 2000, ha raccolto la sfida che apre ad una società della conoscenza, mostrando concretamente di aver capito l’importanza di investire nella ricerca a favore della competitività e della capacità di innovazione del sistema socio-economico. L’Italia, al contrario, non riesce ancora a impegnarsi sufficientemente in questa direzione. Ciò è evidente nonostante in apparenza essa concordi (per voce delle sue classi dirigenti e senza distinzione di appartenenza politica) con le dichiarazioni di principio.
La raccolta di firme aprirà un percorso che porterà a un confronto tra la comunità scientifica, la politica e l’opinione pubblica.
Per leggere integralmente il documento appositamente predisposto e aderire all’iniziativa, già sottoscritta da studiosi e scienziati di chiara fama nel panorama nazionale, è possibile consultare il sito dell’Osservatorio (www.osservatorio-ricerca.it)