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Gli studenti aderiscono allo sciopero generale

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Il 12 Marzo il Governo emanava l’ennesima riforma scolastica di questo Paese: la Buona Scuola.

A nostro modo di vedere, questa riforma continua nel percorso iniziato oltre 15 anni fa e mai terminato di smantellamento e privatizzazione del sistema scolastico italiano.

Si promettono 100mila assunzioni tacendo il fatto che si tagliano fuori definitivamente circa 200mila docenti precari.

La contropartita di queste assunzioni sarà la creazione dell’organico funzionale, ossia il proposito di indebolire o cancellare la titolarità della cattedra, a tutto discapito della qualità dell’insegnamento e del lavoro del docente, che diventa sempre più una pedina da spostare e non un insegnante con un chiaro progetto educativo al quale dedicarsi nel corso del ciclo scolastico.

Peggio ancora, si aumenterà il potere dei presidi (vero risultato della autonomia scolastica), con facoltà discrezionali nelle assunzioni, con la chiamata diretta, e persino nell’erogazione dei (pochi) aumenti salariali.

Con il modello renziano di scuola, i privati aumenteranno a dismisura la loro ingerenza. Dietro la frase “una maggiore sinergia scuola-territorio” si nasconde il progetto di mandare gratuitamente per 400 ore l’anno gli studenti a lavorare in aziende con gli stages.

Per agevolare tutta l’operazione banche e aziende potranno finanziare le scuole, dietro sgravi fiscali, con l’obiettivo di asservire la didattica al loro interesse economico immediato.

Mentre Renzi parla di dialogo e confronto con gli studenti, chiede una delega per modificare gli organi collegiali senza spiegare come.

È lo stesso metodo adottato col Jobs Act: deleghe in bianco al governo che le usa per distruggere i diritti dei lavoratori e degli studenti.

Per questo motivo “Sempre in Lotta – Coordinamento Studentesco” già dall’autunno si è attivata in tutte le province in cui è presente per denunciare questo progetto e per creare mobilitazioni locali.

Ora che il Governo accelera sull’approvazione apprendiamo positivamente la convocazione di uno sciopero generale del comporto istruzione di tutte le principali sigle sindacali.

Come organizzazione studentesca nazionale aderiamo allo sciopero generale del 5 Maggio e lavoreremo nei territori affinché sia il più partecipato possibile non solo dal personale scolastico ma anche da tutti gli studenti.

Interverremo nelle assemblee dei lavoratori e convocheremo ovunque possibile assemblee studentesche verso lo sciopero generale, saremo presenti nei cortei sindacali del 5 Maggio con nostri cortei e spezzoni studenteschi perché nella lotta contro il DDL Buona Scuola e il Governo saremo in prima fila.

Tuttavia crediamo che lo sciopero non si debba basare solo sull’opposizione totale al ddl Buona Scuola ma che vada esteso alle richieste per avere davvero una scuola pubblica, gratuita, di massa e di qualità.

Bisogna rivendicare il raddoppio dei finanziamenti pubblici alla scuola, la fine di ogni finanziamento alle scuole private e la cancellazione dei “contributi volontari”, vera e propria tassa di iscrizione aggiuntiva che crea discriminazioni intollerabili fra gli studenti; l’assunzione di tutti i precari affinché ci siano sufficienti docenti per cancellare le classi pollaio (max 20 alunni per aula), per non avere carenze di insegnanti di sostegno, per avere i quadri orari pre-riforma Gelmini; contro l’abbandono scolastico e il crollo delle immatricolazioni universitarie chiediamo l’apertura pomeridiana delle scuole, mense, trasporti e libri gratuiti, l’abolizione delle tasse universitarie e dei contributi scolastici.; pretendiamo un piano nazionale straordinario di messa in sicurezza delle scuole perché non è tollerabile che ogni mese la stampa nazionale debba riportare la notizia del crollo di soffitti in una scuola.

Solo con queste rivendicazioni potremo tornare a parlare di scuola pubblica per tutti.

Lavoriamo per uno sciopero organizzato capillarmente e che coinvolga noi studenti e tutto il personale scolastico in assemblee preparatorie della mobilitazione, mobilitazione che per essere capace di piegare il Governo deve si partire dallo sciopero del settore ma non si può esaurire nella data del 5 Maggio.

Se necessario bisogna arrivare anche al blocco indefinito degli scrutini. In una simile lotta gli studenti saranno a fianco dei propri docenti!

 

Sempre in Lotta – Coordinamento Studentesco