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I 12 vaccini obbligatori con sole 4 punture

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Le 12 vaccinazioni obbligatori per l’iscrizione ai nidi e alle scuole materne si traducono in sole 4 punture e vanno effettuate secondo una precisa tempistica,  poichè molti vaccini sono combinati.

Le prime 6 vaccinazioni rese obbligatorie sono anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilus influenzae tipo B. Queste, spiegano  gli esperti, «sono tutte raggruppate in un unico vaccino esavalente che viene fatto dal 60/mo giorno di vita in 3 dosi: a 3, 5 e 11-12 mesi di vita».

Diventa obbligatoria anche la vaccinazione anti-meningococcica B, che «viene fatta a distanza di 15 giorni dall’esavalente in 4 dosi: a 3, 4, 6 e 12-15 mesi». Obbligatori, poi, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella: «Queste vaccinazioni sono somministrate con un unico vaccino quadrivalente in un’unica dose al 13/mo mese di vita, con un richiamo previsto a 5 anni di età». Infine, l’anti meningococcica C, che «viene somministrata al 14/mo mese, con un richiamo tra gli 11 e i 18 anni». 

 

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Grazie a tali vaccinazioni selezionate come obbligatorie, «si garantisce la migliore qualità di vita ai bambini, considerando che i danni delle malattie e le loro complicanze sono ben superiori alle eventuali, leggere e transitorie reazioni da vaccino».

Un decreto reso appunto necessario a causa delle basse coperture vaccinali che oggi si registrano: «La copertura per l’esavalente nei bambini nati nel 2013, infatti è del 93,4%, contro una soglia minima necessaria fissata sopra il 95%; quella per il meningococco C è al 76%, mentre per il ceppo B non ci sono ancora dati poichè la vaccinazione è stata introdotta da un paio d’anni». Ma «il maggior problema si ha per parotite, morbillo, varicella e rosolia che, complessivamente, registrano una copertura di appena l’85%».