Home Disabilità I docenti ciechi chiedono libri ad hoc, il Governo risponde

I docenti ciechi chiedono libri ad hoc, il Governo risponde

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Il Governo rimane sensibile alle problematiche di aggiornamento professionale degli insegnanti ciechi o ipovedenti. Le rassicurazioni sono arrivate dal ministro per le Riforme e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, in una lettera con la quale ha risposto al presidente dell’Unione Italiana Ciechi del Molise, Marco Condidorio, e al presidente nazionale della stessa associazione, Mario Barbuto.

Condidorio, in qualità di componente della Commissione nazionale per la tutela dei docenti non vedenti, aveva scritto alla Boschi chiedendo un intervento urgente “in materia di accessibilità e fruibilità sia dei libri di testo scolastici che dei registri elettronici”.

“Sarà cura del Governo – ha risposto il Ministro – seguire con attenzione il tema, nella consapevolezza dell’importanza che rivestono tali servizi di assistenza per i ciechi e gli ipovedenti e le loro famiglie”.

“Abbiamo rappresentato la condizione di disagio – spiega il presidente dell’Unione Italiana Ciechi del Molise – che vivono quotidianamente i docenti non vedenti i quali non possono consultare direttamente e liberamente i testi scolastici, sia per la adozione che per il normale svolgimento delle lezioni; costretti a vie alternative spesso inadeguate e incomplete, come la digitalizzazione e la scansione di parte dei testi con dispendio di energie e di tempo preziosi e si aggiunga anche di denaro pubblico”.