Home I lettori ci scrivono I have a dream: ascoltiamo la voce del bidello!

I have a dream: ascoltiamo la voce del bidello!

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Nella istituzione scolastica, in cui lavoro, il servizio di pulizia è stato esternalizzato e quindi è stato affidato ad una ditta esterna. La ditta si è assunto impegni contrattuali definiti con l’elencazione delle cose da pulire. Il personale collaboratore scolastico si è visto, di conseguenza, ridotto l’organico, con maggior carico per tutte le altre mansioni del profilo, a compensare le pulizie svolte dalla ditta esterna.

Tuttavia nell’ordine di servizio ci viene chiesto di fare da supporto nelle pulizie, senza meglio definire tale supporto. Nella realtà siamo obbligati a coprire le falle del servizio della ditta esterna che non riesce ad ottemperare a tutti gli impegni contrattuali presi. Almeno così sembra, visto che la scuola, non soddisfatta, chiede al personale collaboratore scolastico di tamponare le falle del servizio della ditta. È fuor di dubbio che il collaboratore scolastico, anche i presenza di terziarizzazione dei servizi di pulizia, è tenuto alla mansione della pulizia, prevista dal suo profilo professionale; ma è altrettanto fuor di dubbio che il collaboratore non debba pulire quello che spetta per contratto alla ditta esterna.

Eppure nella mia scuola, il collaboratore si ritrova a fare, in maniera sistematica, “quello che la ditta di pulizia non riesce a fare. Tranne la dicitura “supporto alle pulizie” nell’ordine di servizio, tutto il resto è a voce e quindi pronto ad essere smentito.

Si pensi che la ditta manda per 3 ore due persone (talvolta una persona), per pulire tre piani dell’edificio scolastico più cortili esterni. Va da sé che il servizio è inefficiente e i collaboratori scolastici devono fare ciò che la ditta non riesce a fare, pur essendo pagato per un servizio efficiente.

I have a dream: vorrei che il collaboratore scolastico, il bidello, NON fosse più “il paria” della comunità scolastica; vorrei che gli si riconoscesse la dignità di lavoratore; vorrei che il collaboratore fosse realmente considerato parte integrante della comunità scolastica.

I have a dream: come sarebbe bello se l’umile collaboratore potesse avere l’attenzione di chi è più in alto di lui (vedi il direttore regionale), anche se è solo un bidello! perdonatemi, ma io sogno ancora! ma il diritto non è forse realtà in una democrazia?