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I nuovi mezzi di comunicazione e l’infanzia

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A partire da queste considerazioni un gruppo di pediatri piemontesi attenti agli aspetti più moderni della loro professione ha deciso di approfondire lo studio dei rapporti fra i bambini e i nuovi mezzi di comunicazione.
Per farlo, il gruppo di lavoro ha scelto di promuovere un convegno nazionale che si svolgerà il prossimo 3 marzo nella suggestiva Palazzina di Caccia di Stupinigi, alla periferia di Torino.
Durante l’intera giornata, intitolata "I nuovi mezzi di comunicazione e l’infanzia. Problemi etici ed educativi", un gruppo di studiosi composto da pediatri, sociologi, neuropsichiatri e psicologi si confronterà con esperti della comunicazione (giornalisti ed operatori della carta stampa e della televisione) allo scopo di individuare strumenti adeguati per valutare le potenzialità e i rischi – sotto il profilo etico ed educativo – dei nuovi mezzi di comunicazione.
La giornata, promossa tra gli altri dall’Ordine Mauriziano, dalla Federazione Italiana Medici Pediatri, dal Forum di Bioetica dell’Infanzia e dall’Unicef, si aprirà con due relazioni dal titolo diametralmente opposto: "La televisione fa male ai bambini" (Roberto Burgio, docente di Pediatria all’Università di Pavia) e "La televisione fa bene ai bambini" (Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Università "La Sapienza" di Roma).
Sono inoltre previsti interventi  di Gianni Riotta, condirettore  del quotidiano La Stampa, di Maurizio Costanzo, giornalista e presidente di Mediatrade, e dell’on. Livia Turco, Ministro della Solidarietà Sociale.
Le conclusioni saranno affidate ad Alberto Contri, consigliere di Amministrazione della RAI che, alle 17,30, porrà termine al nutrito programma della giornata.
Per informazioni ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa (e-mail: [email protected])