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Il 20 giugno riprende la serie A di calcio, la scuola a settembre. Cirio: non ha senso

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Il prossimo 20 giugno prenderà il via l’ultima parte del campionato di calcio: fino ai primi di agosto si giocherà senza soluzione di continuità, quasi tutti i giorni, come mai era accaduto in passato. Del resto, a dettare ritmo e calendario sono le tv che offrono le dirette delle partite: tv che mai come in questo momento, con le porte degli stadi rigorosamente chiuse al pubblico, hanno un potere decisionale altissimo. A fare un parallelo con il ritorno dell’attività agonistica del calcio ai massimi livelli, con la scuola, dove invece le lezioni in presenza non sono state riattivate, è stato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, a margine della cerimonia di Torino per il 74esimo anniversario della Festa della repubblica.

“La scuola sia una priorità”

Vedere che in Italia fra pochi giorni si ricomincia a giocare a calcio ma i nostri bambini sono ancora a casa a non imparare non ha senso“, ha detto Cirio.

“La scuola sia una priorità non solo nelle dichiarazioni di intenti – ha aggiunto Cirio – ma lo sia negli stanziamenti e nelle regole operative”.

Sul ritorno in classe a settembre, il governatore piemontese ha detto: “si riprende augurandoci che finalmente il governo italiano e il ministro della pubblica istruzione abbiano la determinazione, così come il governo l’ha avuta per far ripartire la Serie A di calcio, anche nel far ripartire la scuola”.

Convocati sindacati e associazioni

Proprio sul tema del ritorno in classe in sicurezza, cercando di non intaccare il diritto allo studio, possibilmente attraverso il ripristino delle lezioni in presenza, per giovedì prossimo, 4 giugno, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato (in modalità telematica) i sindacati rappresentativi e le associazioni di categoria e coinvolte nella ripresa dell’offerta formativa tradizionale.

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