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Il 6 aprile sciopero RdB-Cub per i “modelli viventi” sempre precari

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Tra le tante forme di precarietà spunta anche quella dei cosiddetti “modelli viventi”: si tratta di quei particolari lavoratori che posano per gli studenti nelle scuole di pittura e scultura, nelle classi di figura disegnata e modellata per le Accademie delle Belle Arti ed di Licei artistici. In Italia sono alcune centinaia e sono assunti dal Miur solo con contratti a tempo determinato, di tipo Co.co.co. o, ancora, a prestazioni d`opera occasionali reiterate negli anni.
Per chiederne la stabilizzazione lunedì 6 aprile la RdB-Cub ha indetto uno sciopero nazionale: “tutti i modelli viventi sono precari – dicono dal sindacato di base – e moltissimi di loro avrebbero diritto a essere assunti a tempo indeterminato in base alle leggi finanziarie. Tuttavia il Miur, a differenza di altre amministrazioni pubbliche che hanno utilizzato le possibilità offerte dalle leggi vigenti, in due anni non ha avviato alcuna stabilizzazione per sanare questa situazione di palese illegittimità e sfruttamento”.
Ora la situazione, al pari degli altri lavoratori (docenti ed Ata) precari della scuola, rischia di precipitare: a seguito dei tagli operati alle scuole e Accademie dall`ultima finanziaria molti di loro rischiano di rimanere disoccupati. Il sindacato sottolinea che i primi tagli stanno già comportando il mancato rinnovo dei contratti e la drastica riduzione degli orari e dei salari.
Inoltre, la mancata conferma nel tempo comporterebbe per i “modelli viventi” una penalizzazione di tipo specificatamente professionale: “porre il corpo nell`immobilità della posa – spiega in una nota una rappresentanza – richiede impegno e disciplina ed implica l’educazione in discipline collaterali (danza, ginnastica, teatro) nonché una cultura capace di immaginario artistico. Tutte queste capacità si sviluppano e consolidano nel tempo, attraverso la stessa continuità della prestazione lavorativa”.
Le ragioni della mobilitazione saranno spiegate, tramite una conferenza stampa, lunedì 6 aprile a Firenze, presso la Galleria ‘Art in progress’, in Via dell`Oriolo 19-21 rosso alle 11.30. Nel corso della conferenza stampa ci sarà un`anteprima della protesta-performance prevista per lo stesso giorno alle 17.30: sullo sfondo della mostra di manifesti, curati e creati da Massimo d`Andrea, alcune modelle eseguiranno delle performance curate da Franco Bugatti, che tramite la spettacolarizzazione della posa intendono mettere in rilievo l`impegno dei modelli nella creazione di forme nelle opere d’arte. Opere di cui, in periodi di crisi generalizzata come quello che stiamo vivendo, le istituzioni evidentemente non sentono il bisogno.