
Negli ultimi giorni il Liceo Montessori è stato al centro dell’attenzione mediatica, in seguito alle dichiarazioni pubbliche della Dirigente scolastica, prof.ssa Anna Maria De Luca. Interviste e articoli hanno descritto un contesto segnato da isolamento e ostilità nei suoi confronti, con riferimenti a presunti episodi di mobbing da parte di docenti e rappresentanze sindacali.
Tale narrazione ha suscitato un’eco anche in ambito parlamentare, dove sono state annunciate interrogazioni sul caso. In qualità di rappresentante della componente genitori nel Consiglio d’Istituto, sento la responsabilità di offrire una testimonianza diversa, basata sull’esperienza diretta maturata nel corso dell’anno scolastico.
Senza entrare nel merito delle dinamiche del Collegio dei Docenti, ritengo doveroso segnalare alcune criticità legate al funzionamento del Consiglio d’Istituto: convocazioni irregolari o con scarso preavviso, ordini del giorno troppo densi per consentire un confronto reale, documentazione mancante o trasmessa all’ultimo momento. Emblematico è quanto avvenuto a inizio giugno, con una convocazione urgente per deliberare su un punto già noto e non discusso nella seduta precedente, poi annullata per mancanza del numero legale. La richiesta, avanzata con meno di 48 ore di preavviso, ha suscitato legittime perplessità.
Anche la condivisione di documenti approvati è avvenuta solo dopo ripetuti solleciti. Tali modalità hanno ostacolato l’effettivo esercizio delle prerogative dell’organo collegiale.
Nel corso dell’anno, inoltre, è parso evidente uno squilibrio tra l’impegno della Dirigente in attività esterne — di rappresentanza o comunicazione — e la gestione operativa della scuola, affidata quasi interamente alle collaboratrici. Nei pochi casi in cui ha affrontato direttamente situazioni complesse — in un contesto articolato come quello del nostro liceo, con quasi 1000 studenti, due plessi e quattro indirizzi — sono emerse difficoltà oggettive, segnali di una preparazione evidentemente ancora in fase di consolidamento.
A ciò si aggiunge un segnale preoccupante: diversi docenti stimati hanno chiesto il trasferimento. Si tratta di un dato concreto, che merita attenzione.
Il mio intento non è alimentare polemiche, né formulare giudizi soggettivi. È piuttosto quello di ristabilire un equilibrio nella narrazione dei fatti, restituendo la voce di chi, con senso di responsabilità, ha cercato di garantire una scuola pubblica fondata sulla trasparenza, sulla partecipazione e su una gestione efficace, rispettosa delle sue complessità.
Luigi Cimmino
(Rappresentante della componente genitori
Consiglio d’Istituto – Liceo Statale Maria Montessori)