Home Politica scolastica Il DdL è una truffa, in Italia ancora 20mila supplenti

Il DdL è una truffa, in Italia ancora 20mila supplenti

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La Buona Scuola di Renzi è una truffa. Non si elimina il fenomeno delle supplenze, che saranno 20mila per l’intero anno 2015/2016 in tutte le scuole italiane. Non ci sarà l’organico aggiuntivo di 50mila docenti per realizzare l’autonomia e differenziare i percorsi didattici e l’offerta formativa, come aveva decantando il governo, perché questi docenti dovranno svolgere l’ordinario lavoro sulla propria disciplina. Non è prevista nessuna continuità didattica per gli studenti disabili, perché, nonostante i 100mila assunti, persistono 28mila docenti di sostegno supplenti. Ma ciò accadrà anche per gli insegnanti di chimica, meccanica, tecnologia, informatica, scienza e tanti altri per la scelta scellerata del governo di rivolgersi solo agli insegnanti in graduatoria di esaurimento e non agli abilitati, persone che hanno svolto un anno di formazione dopo la laurea e che hanno pagato 3mila o 4mila euro per i corsi universitari autorizzati dal MIUR con selezione all’ingresso“.

Lo dichiara il deputato campano del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, componente della Commissione Cultura alla Camera. Gallo ha analizzato il supplemento d’istruttoria al DdL richiesto dal Movimento Cinque Stelle e ricevuto dai parlamentari della VII Commissione. Le elaborazioni sulle supplenze smentiscono le parole del sottosegretario Faraone che oggi aveva dichiarato, in merito alla Buona Scuola, che “eliminerà la ‘supplentite’ nelle scuole” e che “gli istituti saranno dotati di circa l’8% di docenti in più per svolgere la didattica“.

La realtà – aggiunge Gallo – è che l’intero Governo dovrebbe tornare sui banchi di scuola e studiare ‘cittadinanza e costituzione’: con la Buona Scuola non si esaurisce la graduatoria di esaurimento e 19mila docenti in Gae che dovevano essere assunti dal 2006 verranno cancellati”.

Per Gallo, le 100mila assunzioni potrebbero diventare 70mila “perché 30mila docenti in Gae non troverebbero corrispondenza con le supplenze annuali disponibili”. Il Governo ha poi annunciato di aver salvato gli scatti stipendiali, “ma il DEF – spiega Gallo – prevede il blocco degli scatti stipendiali per anzianità di servizio per i prossimi 3 anni. E come se non bastasse il Documento di Economia e Finanza sancisce una riduzione della spesa per l’istruzione per i prossimi 15 anni“.