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Il TAR Lazio ordina al Ministero dell’Istruzione di riconoscere la validità delle qualifiche professionali conseguite all’estero

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Storica sentenza del TAR Lazio su ricorso patrocinato dagli avvocati Bongarzone e Zinzi

Una nuova e significativa vittoria per gli avvocati Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi a favore dei docenti che hanno conseguito qualifiche professionali all’estero. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, Sezione Quarta Bis, ha emesso una sentenza di fondamentale importanza, ordinando al Ministero dell’Istruzione di riconoscere la validità e l’efficacia delle qualifiche professionali per l’insegnamento acquisite in Romania sul sostegno.

Il caso

Il ricorrente, assistito dagli Avvocati Bongarzone e Zinzi, aveva presentato ricorso contro il diniego del Ministero dell’Istruzione relativo al riconoscimento delle qualifiche professionali per le classi di concorso “ADMM – Sostegno Scuole Secondarie di I Grado” e “ADSS – Sostegno Scuole Secondarie di II Grado”, nonostante avesse completato un percorso di specializzazione presso un’università rumena, regolarmente riconosciuto dalle autorità competenti.

Il TAR ha accolto il ricorso, dichiarando nullo per violazione del giudicato il provvedimento del Ministero e annullandolo per illegittimità, imponendo l’obbligo di riconoscere le qualifiche professionali del ricorrente.

I punti chiave della sentenza

  1. Violazione del giudicato: Il TAR ha rilevato che il Ministero ha reiterato le stesse motivazioni di diniego già annullate in una precedente sentenza (n. 6963/2020), violando il giudicato amministrativo.
  2. Annullamento del provvedimento: Oltre alla nullità parziale, il TAR ha dichiarato l’illegittimità della restante parte del provvedimento per violazione della normativa europea.
  3. Competenza del Ministero dell’Istruzione: La sentenza ribadisce che la competenza per il riconoscimento delle abilitazioni all’insegnamento conseguite all’estero spetta esclusivamente al Ministero dell’Istruzione e non al Ministero dell’Università e della Ricerca.
  4. Principio del “One Shot Temperato”: L’Amministrazione, una volta annullato un diniego e riesaminata la questione, non può reiterare ulteriori dinieghi su basi già respinte, esaurendo così la propria discrezionalità amministrativa.
  5. Conformità alle Normative Europee: La sentenza richiama la Direttiva 2013/55/UE e il Decreto Legislativo 206/2007, sottolineando l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere i titoli di formazione professionale rilasciati da altri Stati membri dell’UE.

Perché questa sentenza è fondamentale

Questa sentenza rappresenta un precedente di assoluta rilevanza: per la prima volta il TAR ha ordinato il riconoscimento del titolo professionale, non limitandosi al semplice annullamento del diniego.

Si tratta di un punto di svolta per tutti i docenti che hanno conseguito abilitazioni all’estero e si sono visti negare il riconoscimento in Italia. Il TAR ha ribadito il principio fondamentale della libera circolazione delle qualifiche professionali all’interno dell’Unione Europea, garantendo parità di trattamento e il rispetto dei diritti dei cittadini europei.

Il ruolo dello studio legale Bongarzone e Zinzi

Lo Studio Legale Bongarzone e Zinzi continua a ottenere risultati significativi nella tutela dei diritti dei docenti, dimostrando l’importanza di un’azione legale mirata e ben strutturata.

Per ulteriori informazioni o per avviare un ricorso simile, contattateci tramite il sito ricorsiscuola.it.

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