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In Alto Adige l’italiano zoppica

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Si registra comunque un miglioramento rispetto al 2012 quando i bambini altoatesini in seconda classe avevano ottenuto 187 punti contro i 201 del Nordest, in due anni si sono recuperati 10 punti, arrivando a tre punti di distanza dalla media nazionale e del Nordest. In quinta si è risaliti dai 187 punti del 2012 ai 199 di oggi contro i 202 del Nordest; in matematica, sempre per quanto riguarda l’ultimo anno di elementari, siamo oggi a quota 201, meglio della media nazionale (200), ma meno bene del Nordest (203) e del Trentino (206).
«Gli esiti della rilevazione – si legge in una nota della Provincia – si possono definire complessivamente soddisfacenti, pur riconoscendo l’esistenza di margini di ulteriore miglioramento, soprattutto nell’ambito della scuola primaria e più per l’italiano che per la matematica. Si conferma la correttezza nello svolgimento della prova nazionale (III media), che vede a livello provinciale il “tasso di copiatura” (cheating) a zero: unico caso a livello nazionale».
Per quanto riguarda la terza media – sempre secondo la Sovrintendenza – i risultati sono stati complessivamente soddisfacenti, dato confermato anche dai punteggi attribuiti negli esami di Stato.
«La prova per le seconde superiori ha avuto esiti molto positivi: le rilevazioni nazionali ci restituiscono il quadro di una scuola altoatesina impegnata ad affrontare una realtà complessa e in continuo divenire. È vero che alle elementari abbiamo ancora qualche problema con l’italiano, a mio avviso questo è giustificato dal fatto che in Alto Adige c’è una particolare attenzione all’apprendimento precoce della seconda lingua. Alle medie comunque i risultati ottenuti dai nostri studenti anche in questa materia sono in linea con la media nazionale ».
«L’esito delle prove Invalsi conferma che il cammino intrapreso due anni fa quando, alle elementari, avevamo ottenuto risultati negativi, è giusto».
Giudizio positivo anche dal Servizio provinciale di valutazione: «I risultati delle prove restituiscono una rappresentazione della scuola primaria al passo col quadro nazionale, anche a fronte di condizioni di partenza più complesse»