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In difesa della ministra Azzolina

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Voglio dare 10 e lode alla Ministra Azzolina che tratta i docenti tutti allo stesso modo; per lei non ci sono né figli, ne figliastri !
La Costituzione Italiana recita che, per poter accedere ai ruoli dello Stato, i docenti devono aver superato un concorso; la Ministra non vuole fare altro che applicare il dettame costituzionale.
Non capisco quindi la Levata di scudi e l’accanimento dei sindacati e di alcuni partiti politici che stanno facendo di tutto per mettere la nostra Ministra in difficoltà !
Domani ci sarà addirittura uno sciopero ma si sciopera per che cosa ?
E’ concepibile assumere 32.000 docenti senza che questi vengano sottoposti ad una pur minima selezione ?
Solo perché hanno effettuato 36 mesi di servizio si garantisce loro il ruolo ?
Fare supplenze non è un merito; è una fortuna quindi premiamo la fortuna ?
Lo scorso anno, nell’era Bussetti, e caldeggiato da Pittoni, è stato bandito un concorso riservato per coloro che avevano effettuato due anni di servizio nella Primaria e nell’Infanzia; questo concorso comprendeva una prova non selettiva e, quando ha avuto termine, lo Stato si è ritrovato a dover immettere in ruolo anche docenti che avevano totalizzato zero punti !!!
Abbiamo assistito, quindi, ad un vero e proprio scandalo con il beneplacito dei ministri e sindacati.
I maestri con diploma ante 2001/2002, inseriti nelle GAE senza merito e poi assunti in ruolo, hanno suscitato nel corso degli anni tanto scalpore: “E’ una vergogna”, “Non sono preparati”, “Dove credono di andare”  tuonavano i loro colleghi più giovani forti della loro laurea in scienza della formazione primaria.
Forse avranno avuto anche ragione, infatti il Consiglio di Stato ha deciso di licenziarli !
Ma allora mandiamo via questi docenti non meritevoli ma abilitati per assumere altri che non hanno neppure l’abilitazione ? E i sindacati possono ancora una volta avallare questa ennesima incongruenza ?
Faccio quindi un appello alla Ministra, vada avanti per la sua strada: o concorso per tutti o sanatoria, ma per tutti.
Maria Emilia Mazzola