
È tempo di ponti, di lunghi ponti scolastici. Chissà quante famiglie li avranno ulteriormente allungati per partire in vacanza approfittando magari di un costo ridotto dei biglietti d’aereo. Tanto, anche se i ragazzi perderanno la scuola, un giorno in più di vacanza che male può fare…
In Italia poco o niente, la flessibilità è ampia, dirigenti e docenti sono comprensivi di fronte alle necessità delle famiglie, ancorché queste necessità non siano proprio esigenze inderogabili ma legate alle vacanze e al tempo libero.
Per le famiglie francesi o svizzere, invece, un giorno di vacanza ingiustificato può fare male, eccome! Proprio in questi giorni, la stampa francese ha ricordato alle famiglie che pensassero di realizzare mini vacanze utilizzando i ponti del 2 o del 9 maggio, i pericoli ai quali andrebbero incontro. E sì, in molti lo dimenticano ma le leggi francesi sono severe in questi casi. Secondo il Codice dell’Istruzione – che raggruppa l’insieme delle leggi in vigore in questo ambito – gli unici motivi definiti legittimi per saltare un giorno di scuola sono i seguenti: malattia dell’alunno, malattia contagiosa di un membro della famiglia, evento familiare di grande importanza. Marinare la scuola per andare in vacanza non rientra, dunque, tra i motivi legittimi. Secondo l’articolo R624-7 del Codice penale – pensate un po’ – i genitori possono beccarsi una multa di 750 euro. Secondo il quotidiano Le Figaro, il Ministero dell’Educazione Nazionale è in guerra aperta contro il fenomeno dell’assenteismo e le sanzioni servono a fare ricordare che il rispetto dell’istruzione è un dovere fondamentale, anche in presenza di appetitosi ponti scolastici. Di conseguenza, ai presidi è consigliato di segnalare ogni assenza ingiustificata all’autorità competente.
Se i francesi sono rigorosi in materia di frequenza scolastica, gli svizzeri non sono da meno. Sempre Le Figaro riporta, infatti, una notizia secondo la quale in questi giorni una mamma svizzera si è vista recapitare a casa una multa di ben 2000 franchi, più o meno la stessa cifra in euro. Cos’è accaduto: sembrerebbe che la donna, per riprendersi da una situazione familiare complicata, avesse pensato di partire in Canada con i suoi quattro figli senza far loro frequentare l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive dell’anno scorso. Qualche tempo dopo, la doccia fredda: una multa di 500 franchi ad alunno che, moltiplicata per quattro, fa 2000. La donna ha fatto ricorso presso il tribunale del Cantone che, pur riconoscendo le attenuanti, ha mantenuto la multa riducendola a 100 franchi ad alunno.
Le famiglie italiane stiano tranquille, allo stato attuale non ci sono leggi ad hoc contro le assenze occasionali per vacanze familiari. La materia viene affidata al senso etico dei genitori, chiamati ad assicurare con responsabilità la frequenza scolastica regolare dei propri figli.